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Compagnie assicurative diminuiscono i risarcimenti
gli utili plurimilionari però aumentano.
La relazione annuale presentata a fine giugno 2018 dall’Ivass sull’attività svolta nel 2017 traccia un autentico spaccato del mondo assicurativo, fornendo tutta una serie di preziose informazioni. Tra i dati che più fanno specie, ci sono senza subbio quelli relativi allo stato patrimoniale e ai bilanci delle compagnie, che non conoscono crisi: In Italia operano cento imprese di assicurazione nazionali e tre rappresentanze di imprese extra See.
Alla fine del 2017 il patrimonio netto complessivo delle imprese vita e danni ammonta a qualcosa come 66,8 miliardi di euro, in continua crescita (nel 2016 erano 66,4 miliardi di euro). I mezzi propri sono pari a 57,9 miliardi di euro (57,6 miliardi di euro nel 2016).
Al 31 dicembre 2017 si rileva un aumento dei dividendi distribuiti da 4 miliardi di euro per l’esercizio 2016 a 5 a fine 2017. Alle imprese quotate italiane (Assicurazioni Generali, UnipolSai, Cattolica Assicurazioni e Vittoria Assicurazioni) è riferibile un importo dei dividendi pari a 1,8 miliardi (1,7 miliardi nel 2016).
Ancora, nel 2017 le imprese assicurative hanno segnalato complessivamente un risultato economico positivo per 5,9 miliardi di euro (5,7 miliardi nel 2016); l’aumento rispetto all’anno precedente è dovuto essenzialmente alla gestione danni. Entrambe le gestioni hanno chiuso l’esercizio in utile. In particolare, nel settore vita si registra un risultato di 3,5 miliardi di euro nel 2017, stabile rispetto all’esercizio precedente (3,6 miliardi di euro) e pari al 3,5% dei premi lordi contabilizzati (3,4% nel 2016); nel settore danni si registra un risultato di 2,4 miliardi di euro, in consistente aumento (+16%) rispetto all’anno precedente (2,1 miliardi di euro) e pari al 7,1% dei premi lordi contabilizzati (6,2% nel 2015).
Le spese di gestione rimangono anch’esse stabili (8,3 miliardi di euro rispetto agli 8,2 miliardi nel 2016), mentre la loro incidenza sui premi di competenza cresce per il quinto anno consecutivo e raggiunge il 28,1% (27,8% nel 2016), a causa (si giustifica) della riduzione della raccolta premi.
A fronte di questi numeri, ci si aspetterebbe un ritorno positivo sui premi e sui risarcimenti, e invece no. Sia pur in calo rispetto al 2016 del 5%, per le auto il premio medio delle polizze ammonta a 425 euro, ancora tanti: a fine 2016 il premio medio della R.c. auto in Italia (premio di tariffa al netto delle tasse) risultava più alto di ben 117 euro rispetto alla media dei principali quattro paesi europei.
La frequenza dei sinistri in Italia è in calo, e quindi le compagnie hanno meno da risarcire: nel periodo 2018-2016 i sinistri totali con seguito sono diminuiti del -34%, il numero di danni alle persone del -43%, il numero di morti del -30,5% e il numero dei feriti gravi del -19,8%. Nel 2017, per quanto riguarda le sole auto, i sinistri sono solo il 6,6% del numero delle polizze, 41,4 milioni. Eppure, il costo medio pagato per sinistro è di 4.163 euro, in calo del 2,1% rispetto al 2016 e del 4,4% sul 2014. E lo stesso trend si riscontra anche, in generale, per tutto il ramo Rc auto e natanti.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Nessun anticipo spese, pagamento solo a risarcimento avvenuto.
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