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Non è certo un mistero che l’uso dei telefonini alla guida costituisca una delle principali cause degli incidenti. Ora arriva anche una sorta d “etilometro” per i guidatori smartphone-dipendenti in grado di individuare l’utilizzo di dispositivi in caso di incidenti.

La direttiva n. 4414 del 26 giugno 2018 emanata dalla Procura di Pordenone su ordine della Procura generale di Trieste autorizza gli uomini delle Forze dell’Ordine, in caso di incidente stradale, a verificare se il conducente del mezzo stesse utilizzando un cellulare o altri dispositivi mobili per telefonare o inviare messaggi. Il controllo è finalizzato a stabilire se l’utilizzo di tali dispositivi possa aver contribuito a provocare il sinistro. Al momento questa norma sarà applicata solo in Friuli Venezia Giulia, ma probabilmente verrà estesa in breve tempo anche alle altre regioni d’Italia. Alcune Polizie Municipali, come quella di Ravenna, hanno deciso di adottare spontaneamente queste misure per innalzare i livelli di sicurezza stradale.

Il provvedimento stabilisce che il conducente coinvolto in incidente stradale debba collaborare con le forze dell’ordine fornendo cellulare, tablet ed altri dispositivi elettronici presenti all’interno dell’abitacolo per verificare se erano in uso al momento del sinistro. I conducenti che si rifiutano di consegnare il telefonino o provano a nasconderlo possono essere perquisiti dalle Forze dell’Ordine, con tanto di sequestro del dispositivo. All’interno del verbale dovrà inoltre essere segnalato se c’erano chat aperte o messaggi pronti all’invio all’orario dell’incidente.

In base all’articolo 173 del Codice della Strada i conducenti sorpresi alla guida del veicolo col cellulare rischiano una multa da 161 a 647 euro. La sanzione è prevista anche in caso di stop al semaforo, poiché il veicolo è considerato comunque in marcia. A testimoniare la pericolosità dello smartphone alla guida ci sono le statistiche, in quanto il 90% degli incidenti stradali è ricollegabile a comportamenti irresponsabili. Una volta su 4, e quindi nel 25% dei casi urti, tamponamenti ed altri sinistri sono causati proprio dall’utilizzo di apparecchi di varie tipologie alla guida. In media ogni anno si contano circa 150/170.000 infrazioni per la violazione dell’articolo 173, ma in realtà sono molti di più poiché il 25% dei conducenti ammette l’utilizzo degli smartphone alla guida. Le cose non vanno meglio nel resto d’Europa dove, secondo una ricerca condotta dall’Adac (Automobile Club tedesco), le multe più salate vengono erogate in Gran Bretagna arrivando fino a 1.100 euro. In Estonia le multe possono arrivare a 400 euro, mentre Lettonia e Bulgaria sono i Paesi più tolleranti con multe che non superano i 20 euro.

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Dott. Nicola De Rossi

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