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La perdita di una vita a seguito di un incidente stradale rappresenta una delle tragedie più drammatiche della nostra società. Questo fenomeno, oltre ad avere un impatto devastante sulle famiglie coinvolte, richiede un approccio legale altamente specializzato e dettagliato.

Determinare le cause, stabilire le responsabilità e analizzare le conseguenze civili e penali sono aspetti complessi che necessitano di un supporto legale esperto. La scelta di un consulente legale esperto in materia diventa dunque un passaggio cruciale per garantire giustizia e il riconoscimento dei diritti delle vittime e dei loro cari.

Studio3A-Valore S.p.A., grazie alla sua struttura e alle competenze del suo team, composto da consulenti, avvocati, medici legali, periti e psicologi, garantisce all’assistito una tutela a 360 gradi per il risarcimento danni in caso di incidente stradale mortale.

Quando, purtroppo, si verificano queste tragedie è fondamentale affidarsi a professionisti altamente specializzati, che garantiscano assistenza e supporto ai familiari delle vittime. Il Metodo Studio3A, basato sulla Garanzia Zero Rischio, toglie da ogni incombenza l’assistito, specie dal punto di vista economico e permette a tutti di ottenere la giustizia che merita.

In caso di incidente mortale, infatti, Studio3A garantisce:

  • anticipo spese per il funerale;
  • anticipo spese per avvocato penalista e civilista;
  • anticipo spese per professionisti necessari (medici legali, periti, ingegneri cinematici…)
  • anticipo spese per supporto psicologico.
  • un team specializzato in ogni area per tutte le tue esigenze

Chi ha diritto al risarcimento in caso di incidente mortale?


Nel momento in cui sfortunatamente si verifica un incidente stradale mortale, i familiari della vittima hanno diritto ad un risarcimento danni. Tra i congiunti a cui spetta il riconoscimento ci sono:

  • Coniuge, fratelli e sorelle, nipoti;
  • Convivente di fatto (se dimostrato il legame stabile e duraturo);
  • Altri parenti che dimostrino il rapporto di affettività con la vittima.

 

Chi paga il risarcimento per omicidio stradale?

Nel caso di omicidio stradale, il risarcimento viene generalmente coperto dall’assicurazione RCA del responsabile dell’incidente.

Se il colpevole non ha un’assicurazione attiva o si tratta di un veicolo non identificato, interviene il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. In alcune circostanze, il conducente responsabile può essere chiamato a rispondere economicamente in prima persona.

Calcolo risarcimento danno parentale da incidente mortale



 

Il danno parentale riguarda la sofferenza emotiva e psicologica e l’alterazione delle abitudini quotidiane subite dai familiari della vittima per la perdita del proprio caro. Per il calcolo si tiene conto di vari fattori, come:

  • Il rapporto di parentela con la vittima.
  • L’intensità del legame affettivo.
  • L’età della vittima e del familiare richiedente.
  • Le tabelle di riferimento dei tribunali italiani, come quelle del Tribunale di Milano.

Il danno parentale può raggiungere cifre significative, in base alla gravita della perdita subita. Le tabelle adottate dal tribunale di Milano, che sono le più utilizzate, consentono di determinare un importo equo, che può variare in base al contesto specifico del caso.

 

Cosa significa qualità ed intensità del rapporto affettivo?

Per questa specifica voce si possono assegnare fino a 30 punti, corrispondenti a un importo di €100.950,00 nel caso di perdita di un genitore, figlio, coniuge o figura equiparata, e a €43.836,00 per la perdita di un fratello o nipote.

Nella valutazione del danno, si prenderà in considerazione la natura e l’intensità del legame affettivo che univa la vittima secondaria alla persona deceduta, analizzando sia la sofferenza interiore subita (anche deducibile in via presuntiva), sia il cambiamento radicale nella vita della persona colpita (aspetti relazionali e dinamici). A seconda dei casi, l’indennizzo relativo a tale parametro potrà essere corrisposto come un importo unico o suddiviso in diverse componenti per ciascuna voce del danno non patrimoniale.

Nel determinare il punteggio da attribuire, il giudice potrà basarsi sia sugli elementi oggettivi previsti dai parametri sopra indicati e sulle relative deduzioni, sia su ulteriori fattori, purché dimostrabili anche mediante presunzioni. Tra questi, a titolo esemplificativo:

  • Frequenza dei contatti (di persona, telefonici o online);
  • Partecipazione comune a festività e ricorrenze;
  • Vacanze trascorse insieme;
  • Attività condivise (lavoro, hobby, sport);
  • Assistenza prestata (sanitaria o domestica;
  • Durata e gravità della malattia della vittima primaria, qualora abbia comportato un aggravio di sofferenza per la vittima secondaria;
  • Ulteriori circostanze rilevanti.

Ad esempio, in presenza di situazioni che portino a presumere un legame affettivo particolarmente stretto (salvo prova contraria), si potrà attribuire il massimo punteggio per il parametro del legame affettivo. Un caso tipico è quello di un bambino di cinque anni che perde un genitore: data la convivenza abituale e la quotidiana condivisione delle attività fondamentali, oltre alla dipendenza del minore per cure, educazione e assistenza, è ragionevole assegnare il punteggio massimo.

Come si calcola il danno patrimoniale da morte del congiunto?


Oltre al “danno morale”, in caso di un incidente mortale i congiunti della vittima hanno diritto anche al cosiddetto “danno patrimoniale”. Esso in primis include le spese che i familiari sostengono al momento del decesso del loro caro (spese del funerale, di successione…) e che, una società come Studio3A ha la capacità di anticipare.

A ciò, però, può aggiungersi l’apporto economico che la vittima garantiva al proprio nucleo familiare per il sostentamento, un’entrata che a causa dell’incidente stradale viene a mancare e per cui si ha diritto al risarcimento danni.

Un esempio concreto è quando purtroppo il figlio adolescente perde il padre in un incidente stradale: il ragazzo in quel momento è totalmente a carico a livello economico dal padre e per questo motivo gli spetta un risarcimento.

Questo tipo di danno include:

  • La perdita del reddito che la vittima avrebbe percepito fino all’età pensionabile.
  • Le spese mediche sostenute prima del decesso.
  • Le spese funerarie.
  • Il mancato supporto economico per il coniuge e i figli.

Il calcolo avviene considerando il reddito della vittima, l’aspettativa di vita e il sostegno economico che forniva alla famiglia. Inoltre, viene tenuto conto del grado di dipendenza economica del familiare che richiede il risarcimento.

 

Quanto paga l’assicurazione in caso di incidente mortale?

L’importo del risarcimento varia a seconda della gravità del danno e delle tabelle di riferimento adottate dai tribunali. Mediamente, i risarcimenti possono variare da:

  • 50.000 a 400.000 euro per il danno parentale.
  • 100.000 a 500.000 euro per il danno patrimoniale.
  • Cifre maggiori in caso di più beneficiari.

L’ammontare dipende dalla situazione specifica e dalle trattative con l’assicurazione. In alcuni casi, i risarcimenti possono raggiungere cifre ancora più elevate, specialmente se il reddito della vittima era particolarmente alto o se il danno subito dalla famiglia è stato particolarmente rilevante.

Il risarcimento danni per incidente stradale mortale è un processo complesso che richiede un’attenta valutazione legale ed economica. Per ottenere il massimo risarcimento possibile, è sempre consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in infortunistica stradale. Inoltre, conoscere i propri diritti e le tempistiche previste dalla legge può fare la differenza per ottenere un equo indennizzo.

Come ottenere il risarcimento dopo un incidente stradale mortale?


A seguito di un incidente stradale con esito fatale, la Polizia Giudiziaria, su disposizione della Procura competente, informa l’indagato e i familiari della vittima dell’incarico affidato a un medico legale per l’autopsia. Secondo l’art. 360 c.p.p., le parti coinvolte hanno il diritto di nominare un proprio consulente per assistere all’autopsia, trattandosi di un atto irripetibile. È fortemente consigliato esercitare questa possibilità per garantire un esame accurato e imparziale.
Lo stesso principio si applica quando il Pubblico Ministero incarica un consulente tecnico per ricostruire la dinamica dell’incidente. Anche in questa fase, i familiari possono designare un proprio esperto per prendere parte alle analisi e tutelare i loro interessi.

Questi avvisi rappresentano il primo riconoscimento ufficiale delle persone offese dal reato, che potranno successivamente avanzare una richiesta di risarcimento costituendosi parte civile. Solitamente, la notifica viene inviata ai parenti più stretti, ovvero coniuge, figli, genitori e fratelli. Tuttavia, la giurisprudenza ammette la possibilità di ottenere il risarcimento per la perdita del rapporto parentale anche per i nonni in caso di decesso di un nipote e, in alcuni casi, per altre persone con un legame affettivo comprovato con la vittima.

 

Quali sono i tempi per ottenere il risarcimento?

I tempi per ottenere il risarcimento in caso di perdita di un familiare possono variare notevolmente. Dopo un incidente mortale, la richiesta di risarcimento viene presentata all’assicurazione del responsabile, la quale attende l’esito delle indagini preliminari prima di formulare un’offerta. Solitamente, questa fase dura circa sei mesi, ma può prolungarsi in base alla complessità del caso e agli elementi probatori raccolti.

Se le prove sono solide, l’assicurazione potrebbe proporre un indennizzo in tempi relativamente brevi. Tuttavia, qualora l’importo offerto risultasse inferiore alle aspettative, i familiari possono accettarlo solo come anticipo e proseguire l’azione risarcitoria attraverso un processo penale o civile, il quale potrebbe richiedere diversi anni.

Per affrontare al meglio questa procedura e ottenere il giusto risarcimento, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in incidenti stradali mortali, in grado di tutelare i diritti dei familiari e massimizzare le possibilità di ottenere un indennizzo adeguato.

 

Conseguenze civili e penali di un incidente stradale mortale

Un incidente stradale con esito fatale ha ripercussioni sia nell’ambito del diritto civile che penale.

L’azione penale si concentra sulla punizione del responsabile attraverso il procedimento per omicidio stradale, mentre l’azione civile mira a garantire un adeguato risarcimento ai familiari della vittima. Gli accertamenti delle forze dell’ordine, tra cui i rilievi della polizia scientifica e il verbale dell’incidente, giocano un ruolo fondamentale nella determinazione delle responsabilità. Inoltre, l’analisi tossicologica del conducente coinvolto può rappresentare un elemento aggravante nel procedimento penale.

Dal punto di vista civile, l’obiettivo è ottenere un risarcimento per i superstiti a seguito della perdita del rapporto parentale. La partecipazione attiva alle indagini e la nomina di un consulente medico-legale di parte possono essere decisive per tutelare i diritti dei familiari della vittima.

Costituirsi parte civile nel processo penale per omicidio stradale permette di chiedere il risarcimento del danno direttamente nel processo penale, evitando un’ulteriore causa civile. Questa scelta accelera i tempi, sfruttando il procedimento già avviato dallo Stato contro il colpevole.

In alternativa, si può avviare un’azione civile separata, ma il processo penale è solitamente più rapido. Pur non essendo obbligatoria, la costituzione di parte civile è spesso conveniente per ottenere giustizia in modo più efficace, salvo caso particolari (ad esempio può essere controproducente in caso di sentenza di assoluzione dell’imputato).

 

Il concorso di colpa nell’incidente mortale

In alcuni casi, può emergere il concorso di colpa della vittima, il che comporta una riduzione del risarcimento dovuto ai familiari. Ciò avviene, ad esempio, quando il passeggero non indossava la cintura di sicurezza o quando il pedone attraversava la strada in maniera non conforme alle norme del Codice della Strada.

Spesso, nei procedimenti giudiziari, la corretta ricostruzione della dinamica dell’incidente viene ostacolata da perizie tecniche di parte che possono influenzare l’esito del processo. Per questa ragione, affidarsi a un avvocato esperto in incidenti stradali è fondamentale per garantirsi la massima tutela legale.

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