Ogni giorno milioni di italiani si spostano per raggiungere il proprio posto di lavoro. Ma cosa accade se, durante il tragitto, si verifica un incidente stradale? È possibile ottenere tutela? La risposta è sì: in questi casi si può parlare di infortunio in itinere, un evento che, se rientra nei requisiti previsti dalla legge, è equiparato a un infortunio sul lavoro.
In questa guida, gli esperti legali di Studio3A – Valore S.p.A. illustrano tutto ciò che è importante sapere su questo tema: dai requisiti per il riconoscimento INAIL ai risarcimenti ottenibili, fino ai consigli pratici su come comportarsi.
Indice
Cos’è l’infortunio in itinere
L’infortunio in itinere è disciplinato dal D.P.R. 1124/1965 e indica un incidente che si verifica durante il tragitto necessario e diretto:
- Tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
- Tra due luoghi di lavoro (in caso di rapporti plurimi).
- Tra il luogo di lavoro e quello in cui il lavoratore si reca per esigenze familiari o di salute, se giustificate e funzionali.
Questa tipologia di infortunio è tutelata dall’assicurazione obbligatoria INAIL, ma il riconoscimento richiede il rispetto di specifiche condizioni.
Differenza tra infortunio in itinere e malattia professionale
L’infortunio in itinere è un evento improvviso, legato a una causa violenta esterna, mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo a causa dell’esposizione a rischi connessi all’attività lavorativa.
Entrambi gli eventi sono coperti dall’INAIL, ma le modalità di accertamento, denuncia e risarcimento sono profondamente diverse.
Per questo è essenziale rivolgersi a professionisti esperti, in grado di distinguere correttamente i due casi e avviare l’iter adeguato.
Requisiti per il riconoscimento da parte dell’INAIL
L’INAIL valuta attentamente la sussistenza dei presupposti per riconoscere un infortunio in itinere. I principali requisiti sono:
- Il tragitto deve essere necessario e senza deviazioni non motivate.
- L’utilizzo del mezzo di trasporto deve essere giustificato e appropriato.
- Il comportamento del lavoratore non deve essere imprudente o negligente.
Esempi concreti:
- È riconosciuto l’infortunio occorso a un lavoratore che scivola sulle scale della metropolitana mentre si reca al lavoro.
- Non è coperto l’infortunio avvenuto a seguito di una deviazione volontaria per motivi personali.
- È tutelato l’incidente in auto se il mezzo è necessario per l’assenza di alternative pubbliche adeguate.
Utilizzo del mezzo privato per andare a lavoro: cosa prevede la legge
L’uso di un mezzo proprio (auto, scooter, moto) è ammesso, ma l’INAIL lo riconosce solo se strettamente necessario. La necessità si basa su fattori come:
- Orari di lavoro incompatibili con i mezzi pubblici.
- Assenza di collegamenti adeguati.
- Lunghezza e complessità del tragitto.
Il lavoratore deve dimostrare che non esistono alternative ragionevoli, anche mediante documentazione (orari dei mezzi pubblici, mappe, ecc.).
Infortunio in bicicletta o monopattino
Anche i mezzi di trasporto alternativi, come la bicicletta o il monopattino elettrico, possono rientrare nella tutela dell’infortunio in itinere. Tuttavia, l’INAIL valuta con maggiore attenzione questi casi, poiché l’utilizzo deve essere:
- Giustificato da esigenze ambientali, logistiche o di salute.
- Sicuro e conforme al Codice della Strada.
- Su percorsi idonei (preferibilmente dotati di piste ciclabili).
Un comportamento imprudente o un percorso rischioso può compromettere il riconoscimento dell’infortunio.
Cosa fare in caso di infortunio in itinere?
In caso di incidente durante il tragitto casa-lavoro, è fondamentale seguire alcuni passaggi precisi:
- Recarsi subito al pronto soccorso o da un medico e ottenere un referto dettagliato dei danni fisici subiti.
- Comunicare tempestivamente l’accaduto al proprio datore di lavoro.
- Il datore di lavoro deve inviare la denuncia all’INAIL entro due giorni dal ricevimento del certificato medico.
- Conservare ogni documento utile: referti, foto, testimonianze, indicazioni del percorso seguito.
- Rivolgersi a professionisti esperti, come Studio3A – Valore S.p.A., per ottenere assistenza nella fase amministrativa e legale.
Quali sono le prestazioni garantite dall’INAIL
Se l’infortunio è riconosciuto, l’INAIL fornisce:
- Cure mediche e riabilitative gratuite.
- Indennità giornaliera a partire dal quarto giorno di inabilità.
- Indennizzo per i postumi permanenti, calcolato sulla base del grado di invalidità.
Tuttavia, l’INAIL non copre integralmente tutti i danni subiti. I danni morali, esistenziali, patrimoniali indiretti e le eventuali perdite reddituali future non sono risarciti attraverso la sola copertura INAIL.
Quando è possibile chiedere un risarcimento integrale
Nel caso in cui l’infortunio sia causato da un terzo (come nel caso di un incidente stradale con colpa altrui), è possibile agire contro il responsabile civile e la sua compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento integrale del danno.
In queste situazioni, il supporto di Studio3A – Valore S.p.A. è determinante per ricostruire i fatti, raccogliere le prove, quantificare correttamente il danno e gestire il rapporto con le assicurazioni.
Incidente stradale mortale in itinere: cosa succede e quali tutele spettano ai familiari
Quando un lavoratore perde la vita in un incidente stradale mentre si sta recando al lavoro o tornando a casa, si parla di infortunio mortale in itinere. In questi casi, l’evento rientra nella tutela INAIL, che riconosce ai familiari superstiti alcune prestazioni economiche, tra cui:
- Una rendita ai superstiti (coniuge, figli, e in alcuni casi altri parenti a carico).
- Un assegno una tantum per spese funerarie.
- L’eventuale rendita integrativa nel caso in cui la vittima avesse già una percentuale di invalidità pregressa.
Tuttavia, l’indennizzo INAIL non risarcisce interamente il danno: non copre, ad esempio, il danno morale, il danno da perdita del rapporto parentale o il danno patrimoniale futuro legato alla perdita della fonte di reddito. Se l’incidente è stato causato da un altro conducente o da una condizione stradale pericolosa, i familiari hanno diritto a un risarcimento integrale da parte del responsabile civile o dell’ente preposto alla manutenzione della strada.
In questi casi, è fondamentale agire tempestivamente, raccogliere prove, ottenere la relazione delle forze dell’ordine e valutare ogni aspetto legale con l’aiuto di professionisti. Studio3A – Valore S.p.A. assiste le famiglie colpite da un incidente stradale mortale sul lavoro, garantendo un supporto umano, legale e tecnico per ottenere verità, giustizia e il giusto risarcimento.
Studio3A – Valore S.p.A.: tutela completa per chi ha subito un infortunio
Ogni anno molti lavoratori non ottengono ciò che spetta loro a causa di errori procedurali, mancata assistenza o complessità burocratiche.
Studio3A – Valore S.p.A. offre un supporto completo per:
- Verificare la riconducibilità dell’infortunio alla casistica in itinere.
- Assistere nella procedura INAIL.
- Gestire i rapporti con assicurazioni e controparti.
- Ottenere il massimo risarcimento possibile, anche in caso di responsabilità di terzi.
L’assistenza tempestiva e professionale fa la differenza tra un risarcimento parziale e una tutela piena.
Contatta Studio3A – Valore S.p.A. per una valutazione gratuita e senza impegno: ti affianchiamo passo dopo passo per garantirti giustizia.
Scritto da:

Emanuele Musollini
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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