Il fenomeno sta diventando sempre più allarmante. Parliamo degli incidenti stradali con animali di cui l’apposito osservatorio dell’Asaps ha appena reso noti i dati relativi al 2020. Nonostante le limitazioni alla circolazione imposte per la pandemia da Covid-19 abbiano in generale ridotto il numero dei sinistri, questa tipologia non ne ha beneficiato, anzi.
Indice
Ben 157 incidenti gravi con 16 vittime
Lo scorso anno l’osservatorio ha registrato 157 incidenti significativi (quelli, cioè, con persone ferite o decedute) con il coinvolgimento di animali, appena 7 in meno rispetto al 2019, quando furono 167, ma 9 in più del 2018. I morti però, purtroppo, sono aumentati, 16, contro i 15 del 2019 e gli 11 del 2018, mentre le persone rimaste seriamente ferite sono state 215 (nel 2019 erano state 221, nel 2018 189). Il trend in inquietante aumento, tenendo conto della particolarità del 2020 dal punto di vista della mobilità, è evidente.
La maggior parte di questi incidenti, 138 (l’88%) ha riguardato un animale selvatico, e solo 19 casi un animale domestico, così come questi sinistri avvengono per lo più di giorno (118, contro i 39 successi di notte) e sulla rete viaria ordinaria (151, contro i soli 6 nelle autostrade e extraurbane principali).
Lombardia, Emilia e Piemonte le regioni più colpite
Il veicolo più interessato dagli incidenti gravi con gli animali è l’automobile, in 110 casi, seguita dal motociclo (58 casi), dall’autocarro o pullman (6) e dalle biciclette (3): il totale è superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi.
Al primo posto, nel 2020, negli incidenti gravi con investimenti di animali troviamo la Lombardia con 17 sinistri, seguono l’Emilia Romagna con 15, Piemonte 14, Abruzzo 13, Campania 12, Marche 11, Toscana e Liguria con 10, il Veneto, Lazio e la Sardegna con 8, Sicilia 7, Molise 6, Puglia 5, Trentino, Umbria e Friuli 4, Calabria 1.
Si tratta peraltro solo della punta dell’iceberg perché gli incidenti sul genere che per fortuna si limitano ai danni materiali ai veicoli sono migliaia e non infrequentemente i danneggiati, sbagliando, non denunciano neppure il fatto convinti che non saranno mai risarciti.
E’ chiaro che questi dati impongono alle autorità preposte urgenti interventi per la sicurezza degli utenti della strada ma anche degli stessi animali, soprattutto in quelle zone a ridosso di parchi o riserve naturali dove il rischio di attraversamento della strada da parte di specie selvatiche è molto alto.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Blog Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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