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A denunciare la grave omissione la stessa autorità sanitaria. Il Pm ha dovuto disporre l’autopsia per accertare se tale condotta abbia influito sul decesso

Il medico del Suem non l’avrebbe praticamente soccorsa, non avrebbe mosso un dito per lei: a prestarle le prime cure sono stati “solo” gli infermieri dell’ambulanza. E ora anche la dottoressa si ritrova indagata, come l’automobilista che l’ha travolta. Non bastasse lo strazio che stanno provando per la tragica e improvvisa perdita della loro figlioletta, a soli 14 anni, i genitori di Eleonora Chinello (in foto) hanno subito un altro colpo.

Il Pubblico Ministero della Procura di Padova, dott. Sergio Dini, titolare del procedimento penale sul terribile incidente occorso la mattina di lunedì 28 ottobre, a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Pd), dove risiedeva, e costato la vita alla giovanissima studentessa dell’istituto Lazzari di Dolo (Ve), aveva fin da subito sottoposto a indagine per omicidio stradale il conducente della Volkswagen Golf che ha investito la ragazzina mentre stava raggiungendo in bicicletta la fermata del bus per andare a scuola, D. P., 34 anni, di Campolongo Maggiore (Ve), che dai primi riscontri sembra procedesse a una velocità sensibilmente superiore al limite. E per accertare esattamente la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro il magistrato inquirente ha anche disposto un primo accertamento tecnico non ripetibile, una consulenza cinematica per stabilire con precisione la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’investimento, incaricando a tal fine, lunedì 4 novembre, l’ing. Gherardo Fais: le operazioni peritali inizieranno la mattina di venerdì 8 novembre dall’autofficina dove si trovano i mezzi posti sotto sequestro.

Il Sostituto Procuratore era quindi pronto a rilasciare il nulla osta alla sepoltura senza la necessità di ordinare anche l’esame autoptico, essendo evidente che il decesso di Eleonora, spirata poche ore dopo all’ospedale di Padova dov’era stata trasportata in condizioni disperate, è stato dovuto ai gravissimi politraumi riportati nell’impatto con la vettura prima, e nella rovinosa caduta a terra poi. Ma è qui che è intervenuta la denuncia della stessa autorità sanitaria dell’ospedale di Piove di Sacco nei confronti del proprio medico che quel giorno prestava servizio nell’ambulanza del 118 accorsa per portare le prime cure alla quattordicenne, A. M. L., 62 anni, con residenza a Castel Volturno (Caserta). La dottoressa al suo arrivo, per ragioni che dovranno essere chiarite dall’inchiesta, così come le eventuali conseguenze, si è come “bloccata” e si sarebbe rifiutata di attuare qualsiasi operazione e manovra di soccorso sulla paziente, a cui hanno dovuto pensare gli infermieri, che poi hanno ovviamente denunciato il fatto ai superiori facendo scattare la segnalazione all’autorità giudiziaria.

Il dott. Dini, a questo punto, ha iscritto anche la sanitaria nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso (con l’automobilista), rifiuto di atti d’ufficio e interruzione di servizio di pubblica necessità e ha dovuto disporre l’autopsia che, oltre a confermare che la morte di Eleonora sia stata dovuta alle conseguenze dell’incidente, dovrà anche chiarire se possa avervi contribuito la condotta omissiva del medico, se cioè un intervento tempestivo di una figura specializzata in medicina d’urgenza avrebbe potuto salvarla: un quesito molto complesso, che richiederà tutti gli approfondimenti del caso, ragion per cui bisognerà attendere il deposito della perizia per avere delle risposte.

L’incarico per questo secondo accertamento tecnico non ripetibile è stato conferito nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 6 novembre, al medico legale dott. Antonello Cirnelli, che ha proceduto a seguire con l’esame presso l’obitorio dell’ospedale di Padova. Alle operazioni peritali ha partecipato, quale consulente tecnico per la parte offesa, anche la dott.ssa Alessandra Rossi, medico legale di Padova, messa a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati, per fare piena luce sui tragici fatti e ottenere giustizia, i familiari della ragazzina, attraverso il General manager dott. Riccardo Vizzi, e con la collaborazione dell’avv. Davide Ferraretto del Foro di Padova. Studio3A ha fornito ai propri assistiti un consulente tecnico di parte anche per la perizia cinematica, l’ingegner Mario Piacenti. Conclusi gli accertamenti tecnici, nelle prossime ore arriverà finalmente dalla Procura il nulla osta alla sepoltura e i genitori di Eleonora potranno fissare la data dei funerali.

Caso seguito da:

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Dott. Riccardo Vizzi

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Incidenti da Circolazione Stradale

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