L’infortunio sul lavoro è un evento che può avere conseguenze economiche e legali significative sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Una delle domande più frequenti in questi casi è: chi paga l’infortunio sul lavoro? In questo articolo vediamo come funziona il pagamento in caso di infortunio, quali sono gli obblighi di INAIL e datore di lavoro e quali tutele sono previste per il lavoratore.
Indice
Cos’è un infortunio sul lavoro?
Secondo la definizione ufficiale, l’infortunio sul lavoro è un evento traumatico avvenuto durante l’attività lavorativa che provoca un danno alla salute del lavoratore, rendendolo temporaneamente o permanentemente inabile al lavoro. Rientrano tra gli infortuni sul lavoro anche gli infortuni in itinere, ossia quelli che avvengono nel tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
Differenza tra infortunio e malattia professionale
È importante distinguere tra infortunio sul lavoro e malattia professionale. L’infortunio è un evento improvviso e accidentale, mentre la malattia professionale deriva da una causa lenta e progressiva legata all’attività lavorativa (ad esempio, esposizione a sostanze nocive).
Chi paga l’infortunio sul lavoro?
La retribuzione dell’infortunio sul lavoro è suddivisa tra il datore di lavoro e l’INAIL secondo precise modalità:
- Giorno dell’incidente: il datore di lavoro paga il 100% della retribuzione;
- Dal 2° al 4° giorno successivo: il datore di lavoro corrisponde il 60% della retribuzione, salvo diverse disposizioni contrattuali;
- Dal 5° giorno in poi: l’INAIL eroga un’indennità pari al 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno;
- Dal 91° giorno in poi: l’INAIL aumenta l’indennità al 75% della retribuzione fino alla completa guarigione.
Indennizzo per danno permanente
Se l’infortunio provoca una menomazione permanente, l’INAIL prevede:
- Fino al 5% di invalidità: nessun indennizzo;
- Dal 6% al 15% di invalidità: indennizzo in capitale;
- Dal 16% al 100% di invalidità: rendita vitalizia.
Oltre a questi importi, in caso di invalidità grave, il lavoratore può accedere a ulteriori prestazioni integrative e supporto per l’inserimento lavorativo.
Il risarcimento del danno differenziale
Il risarcimento del danno differenziale rappresenta una componente essenziale della tutela del lavoratore in caso di infortunio sul lavoro. Si tratta della somma che il datore di lavoro o un altro soggetto responsabile è tenuto a corrispondere al lavoratore infortunato per il danno subito, che non sia già stato indennizzato dall’INAIL. Infatti, l’INAIL copre solo una parte dei danni subiti dal lavoratore, ossia quelli relativi alla riduzione della capacità lavorativa e al mancato guadagno, mentre il danno biologico, morale ed esistenziale può non essere integralmente risarcito.
Il danno differenziale viene calcolato sottraendo dall’ammontare complessivo del danno subito dal lavoratore quanto già ricevuto dall’INAIL a titolo di indennizzo. Questo tipo di risarcimento può includere, ad esempio, le spese mediche non coperte dall’INAIL, la perdita di opportunità lavorative e professionali, nonché il danno morale e psicologico derivante dall’infortunio.
Per ottenere il risarcimento del danno differenziale, il lavoratore deve dimostrare la responsabilità del datore di lavoro o di un terzo soggetto. Ciò può avvenire dimostrando che l’infortunio è stato causato da una violazione delle norme di sicurezza, da negligenza o da un comportamento omissivo del datore di lavoro. In questi casi, la responsabilità datoriale può derivare dall’inosservanza delle disposizioni legislative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla mancanza di formazione adeguata per i dipendenti o dall’uso di attrezzature non conformi agli standard di sicurezza.
Il riconoscimento del danno differenziale avviene generalmente attraverso una causa civile contro il datore di lavoro o il soggetto ritenuto responsabile. Il lavoratore può agire in giudizio per ottenere il risarcimento integrale del danno subito, che può includere anche il danno patrimoniale futuro, legato alla perdita della capacità lavorativa residua. In alcuni casi, la controversia può risolversi attraverso un accordo stragiudiziale tra le parti, evitando così lunghi procedimenti legali.
In conclusione, il risarcimento del danno differenziale rappresenta un diritto fondamentale del lavoratore infortunato, garantendo un ristoro economico più equo rispetto a quello previsto dall’assicurazione obbligatoria dell’INAIL. È quindi importante che il lavoratore conosca i propri diritti e, se necessario, si rivolga a un avvocato specializzato per ottenere la giusta tutela.
Gli obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha il dovere di garantire un ambiente sicuro, in conformità all’articolo 2087 del Codice Civile, e deve adottare tutte le misure necessarie per prevenire gli infortuni. Inoltre, in caso di incidente, deve:
- Denunciare l’infortunio all’INAIL entro 48 ore;
- Garantire il pagamento dei primi giorni di infortunio;
- Assicurarsi che tutte le misure di sicurezza siano rispettate;
- Mantenere aggiornati i piani di sicurezza aziendali;
- Fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI).
Se l’infortunio si verifica per negligenza del datore di lavoro, questi può essere chiamato a rispondere di danni patrimoniali e non patrimoniali nei confronti del lavoratore. In caso di violazioni gravi delle norme di sicurezza, il datore di lavoro può essere soggetto a sanzioni amministrative e penali.
Tutele per il lavoratore
Il lavoratore che subisce un infortunio ha diritto a:
- Assistenza sanitaria gratuita presso strutture pubbliche o convenzionate;
- Tutela della retribuzione secondo le modalità sopra indicate;
- Diritto alla conservazione del posto di lavoro per il periodo di inabilità temporanea;
- Indennità per danno biologico in caso di menomazione permanente;
- Possibili risarcimenti per danno differenziale, nel caso in cui l’infortunio sia avvenuto per colpa del datore di lavoro.
In caso di infortunio sul lavoro, il pagamento della retribuzione nei primi giorni è a carico del datore di lavoro, mentre l’INAIL interviene dal quinto giorno in poi. Se il danno è permanente, il lavoratore ha diritto a un indennizzo secondo le tabelle INAIL. La prevenzione resta fondamentale per evitare incidenti e garantire la sicurezza dei lavoratori.
Hai dubbi sul tuo caso specifico? Contatta un esperto per ricevere assistenza legale gratuita e capire i tuoi diritti. Se sei un datore di lavoro, assicurati di rispettare le norme di sicurezza per proteggere i tuoi dipendenti e prevenire responsabilità legali.
Scritto da:

Emanuele Musollini
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Categoria:
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