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Primi atti dell’inchiesta del Pm sul tragico incidente occorso mercoledì e costato la vita all’ennesimo pedone. L’anziano era stato alto ufficiale in Albania e, in Italia da oltre trent’tanni, aveva lavorato a lungo per il Ministero dell’Interno e la Questura di Roma
Il Pubblico Ministero della Procura di Velletri, dott.ssa Francesca Fraddosio, titolare del procedimento penale sul tragico incidente costato la vita a Zef Celi (IN FOTO), dopo aver iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale la automobilista che mercoledì 11 ottobre 2023, nella stessa Velletri, ha investito e ucciso l’ottantatreenne mentre attraversava la strada – si tratta di S. O., 47 anni, pure lei del posto -, ha anche disposto l’autopsia sulla salma della vittima per confermare che il decesso dell’anziano, di origini albanesi ma in Italia da oltre trent’anni e con cittadinanza italiana, sia stato dovuto ai gravissimi politraumi riportati in seguito al sinistro e anche per chiarire meglio, attraverso le lesività, la dinamica dei fatti.
L’incarico sarà conferito mercoledì 18 ottobre, alle ore 12, presso gli uffici giudiziari di piazza Falcone, al medico legale dott.ssa Lucilla De Luca, che poi procederà a seguire con l’esame. Alle operazioni peritali parteciperà quale consulente tecnico per la parte offesa anche il dott. Antonio Grande, medico legale messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia i due figli dell’ottantatreenne, attraverso gli Area manager per il Lazio, Angelo Novelli, e per la Puglia, Sabino De Benedictis, unitamente all’avvocato penalista Lorenzo Marcovecchio del Foro di Isernia.
Il terribile incidente è accaduto attorno alle 19, all’incrocio tra viale Roma e via Madre Teresa di Calcutta, in una zona residenziale di Velletri. L’indagata stava procedendo sul viale in direzione Roma alla guida di una Volkswagen Golf quando ha falciato il pedone che stava attraversando la strada da sinistra verso destra rispetto alla vettura e che aveva anche ormai quasi ultimato l’attraversamento: sarà l’inchiesta della magistratura ad accertare le ragioni per le quali la conducente della macchina, nonostante la zona in questione fosse illuminata praticamente a giorno, non abbia visto (o abbia scorto troppo tardi) l’anziano.
Purtroppo, a causa del tremendo impatto prima con il veicolo e poi per la rovinosa caduta sull’asfalto, il signor Celi ha riportato lesioni troppo pesanti che gli sono risultate fatali; è deceduto poco dopo il trasporto in condizioni disperate all’ospedale cittadino, inutili tutti i tentativi dei sanitari di salvarlo.
La polizia locale di Velletri, che ha effettuato i rilievi, ha subito posto sotto sequestro la Golf e ha inviato la notizia di reato in Procura con l’automatica apertura di un fascicolo e gli atti conseguenti da parte del Sostituto Procuratore inquirente, dalle cui indagini i congiunti della vittima si aspettano risposte su un incidente di cui non sanno capacitarsi, e anche per questo si sono affidati agli esperti di Studio3A, che ha già indicato anche un proprio consulente tecnico cinematico nel caso in cui il Pm intenda affidare pure una perizia per accertare la dinamica, le cause e le responsabilità dell’investimento di Zef Celi, peraltro figura di spicco nel suo Paese, un alto ufficiale, e anche in Italia.
L’anziano, che ora era in pensione e che, nonostante l’età, era ancora in ottima forma, in Albania (era nato a Scuteri) era stato per venticinque anni generale dei Servizi Segreti nonché professore nelle scuole di lingua italiana, che parlava perfettamente, così come il russo e il francese, oltre ovviamente all’albanese; giunto in Italia nel 1991 e stabilitosi a Velletri, aveva lavorato a lungo come interprete presso il Ministero degli Interni e la Questura di Roma e svolgeva tuttora l’incarico di consigliere dell’ufficio esterno del Vaticano per due cardinali. Per la data dei funerali bisognerà attendere il nulla osta dell’autorità giudiziaria una volta ultimate le operazioni autoptiche.
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Caso seguito da:
Sabino De Benedictis
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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