Quando una persona perde la vita a causa di un incidente è sempre un dramma, ma quando a morire è un bambino piccolo, e per lo più per mano ovviamente involontaria di genitori o nonni, allora è proprio la tragedia delle tragedie.
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Il caso della bimba di Tombelle (Ve) solo l’ultimo di una lunga serie
La terribile notizia cha ha scosso il Ferragosto della bimba di non ancora due anni travolta e uccisa, nel Veneziano, dal padre durante una manovra di retromarcia con l’auto nel cortile di casa ha riproposto nella sua cruda evidenza lo strazio di questi eventi che purtroppo non sono affatto rari.
In meno di otto anni 23 i piccoli travolti da un veicolo “amico” nel cortile di casa
Nella circostanza l’Osservatorio Asaps sugli incidenti ai bambini ha estrapolato il dato dei bimbi travolti e uccisi da genitori, nonni e parenti durante le manovre con auto o trattori agricoli nei cortili o aie negli ultimi anni e i dati devono far riflettere. Dal 2015 al 15 agosto 2022, quindi in poco più di sette anni e mezzo, sono stati 23 i piccoli travolti e uccisi: 4 nel 2015, 6 nel 2016, 2 nel 2017, 2 nel 2018, 1 nel 2019, 4 nel 2020, 1 nel 2021 e 3 nel 2022.
Più della metà sono stati investiti dai genitori
Nella maggior parte dei casi queste piccole vittime innocenti sono stati investiti e uccisi da un’auto, gli altri quattro da trattori agricoli. E, la circostanza che forse più colpisce, più della metà, 12, sono stati investiti dal papà o dalla mamma, 6 dai nonni, 2 da un parente e 3 da un estraneo o amico della famiglia.
Dei 23 bimbi 18 erano maschi e 5 le femmine: è chiaro che in queste percentuali incide la maggior vivacità e intraprendenza dei maschi. Quattro erano di origine straniera. Fra le piccole vittime 5 avevano un anno, 2 un anno e mezzo, 11 due anni, 3 avevano tre anni, una quattro anni e una otto.
La tecnologia può aiutare, ma occorre in primis la massima prudenza
Queste tragedie impongono chiaramente un appello forte ai genitori e parenti alla massima prudenza durante le manovre in cortili con le auto e nelle aie anche con trattori agricoli. Oggi la tecnologia può fare molto per evitare questi drammi immensi, è auspicabile quanto prima, ad esempio, la generalizzata installazione su tutte le vetture dell’allarme acustico nelle manovre in retromarcia o meglio ancora delle telecamere, come avviene già da qualche anno negli Stati Uniti.
Fermo restando che gli adulti che hanno figli piccoli quando procedono in retro all’interno della loro proprietà devono sempre avere quattro occhi, tenere costantemente monitorati i movimenti dei figli e mettere in preventivo che, giocando, essi possano passare nei cosiddetti “lati ciechi”: procedere meno che a passo d’uomo deve essere una regola, acuire al massimo l’attenzione un imperativo categorico per azzerare queste disgrazie immani.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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