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Genertel, compagnia del veicolo sottratto, violando la normativa, non risponde ad un giovane mestrino nonostante la denuncia di furto sia avvenuta solo dopo l’incidente
Si è ritrovato la macchina, regolarmente parcheggiata sotto casa in centro a Mestre, con la fiancata “rifatta” nottetempo da un “topo d’auto” a dir poco “maldestro” che, fuggendo con una vettura appena rubata, ne ha danneggiato diverse altre in serie, il tutto immortalato dalle telecamere di video sorveglianza della zona. Eppure, il giovane mestrino, che si è rivolto a Studio3A per ottenere il sacrosanto risarcimento, per tremila euro di danni rischia di dover anche intentare una causa perché di mezzo c’è un veicolo oggetto di furto e la compagnia assicurativa di quest’ultimo, Genertel, non intende rispondere, nonostante il Codice delle Assicurazioni parli chiaro: l’assicurazione non ha effetto in caso di circolazione avvenuta contro la volontà del proprietario, ma a partire dal giorno successivo alla denuncia presentata all’autorità di pubblica sicurezza, e qui invece il fatto è accaduto contestualmente al crimine, denunciato solo dopo.
I fatti risalgono alla notte del 10 ottobre 2021. Come si desume dal verbale della polizia locale di Mestre, Servizio di Sicurezza Stradale, Reparto Motorizzato, che ha perfettamente ricostruito la rocambolesca serie di incidenti anche con l’ausilio del filmati di video sorveglianza acquisiti, oltre che attraverso gli elementi raccolti durante il sopralluogo e le dichiarazioni delle parti offese, un ladro rimasto ignoto è riuscito a rubare in via Fogazzaro una Volkswagen Polo che il proprietario, dopo essere uscito con la fidanzata e aver trascorso la serata con altri amici, rientrando aveva parcheggiato davanti al cancello di casa.
Nell’allontanarsi “in modo incerto e precario”, scrivono gli agenti, il malvivente ha urtato e danneggiato lungo la stessa via altre due vetture regolarmente posteggiate sugli stalli per la sosta di proprietà di altrettanti residenti, una Peugeot 807 e una Toyota Yaris. Non contento, ha percorso un tratto di via Aleardi, ha imboccato contromano Strada dei Ronchi e ha centrato pure una terza macchina qui parcheggiata, una Mercedes, decidendo a quel punto di “mollare” l’auto rubata e già mezza sfasciata, allontanandosi a piedi. E’ appunto per la segnalazione di quest’ultimo incidente e della macchina abbandonata in mezzo alla strada che gli agenti, alle 9.30 della mattina, sono intervenuti in Strada dei Ronchi, per poi raggiungere l’abitazione dell’intestatario della Polo in via Fogazzaro e scoprire tutto il resto, anzi dando la notizia al derubato che non si era ancora accorto di nulla: il 10 ottobre era una domenica. Il proprietario della macchina rubata, davanti alla polizia locale, è caduto dalle nuvole e ha sporto contestualmente denuncia orale di furto, poi formalizzata per iscritto due giorni dopo.
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Il proprietario della Yaris, 25 anni, invece, era già stato avvisato dai genitori del danneggiamento, non di poco conto, lungo tutta la fiancata destra, quella esposta sul lato strada, in particolare nella parte posteriore, della portiera, della carrozzeria passaruota e del paraurti, “segnate” da strisci, incisioni, abrasioni, dalla rottura e distacco del copri-cerchio, ecc.: danni incontestabili certificati dal verbale della polizia locale e quantificati, come da preventivo di riparazione richiesto a un carrozziere, in 3.128 euro. Il giovane, per essere assistito nella procedura risarcitoria, tramite l’Area Manager Veneto e responsabile della sede di Mestre, Riccardo Vizzi, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, per quella che pareva e sarebbe dovuta essere una pratica liscia come l’olio. Invece no: Genertel, compagnia assicurativa della Polo, ha denegato e continua a negare ogni responsabilità.
Ed è vero, come sostiene la compagnia on-line del gruppo Generali, che l’assicurazione del veicolo non ha effetto nel caso di circolazione, come qui, avvenuta contro la volontà del proprietario, e che in queste circostanze i danni vanno chiesti al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Ma è altrettanto vero che il Codice delle Assicurazioni, all’art. 122, stabilisce che questa decadenza di operatività decorra a partire dal giorno successivo alla denuncia di furto che qui, anche prendendo per buona quella solo orale sporta dal proprietario la mattina del 10 ottobre, è avvenuta dopo i fatti e gli incidenti: ergo, per tutta quella giornata operava ancora la garanzia di Genertel.
Non per nulla Cattolica, la compagnia mandataria per il Fondo Vittime per la regione Veneto, contattata per scrupolo da Studio3A, ha appunto risposto che “non sussiste la legittimazione passiva del Fondo dato che la denuncia di furto è successiva rispetto alla data del sinistro”, ricordando che il veicolo era regolarmente assicurato con Genertel. La quale però, nonostante i ripetuti e giustificati solleciti, e la normativa sia chiara, si rifiuta di formulare qualsiasi offerta risarcitoria continuando a ripetere che “il sinistro è avvenuto contro la volontà del nostro assicurato in quanto il mezzo è stato oggetto di furto”, e che “bisogna rivolgersi al Fondo Vittime”. Ora Studio 3A procederà con un formale reclamo in ragione di questa condotta all’Ivass, l’Istituto di Vigilanza del settore assicurativo, ma in caso di ulteriore, mancato riscontro si sarà pure costretti ad adire le vie legali e sarebbe davvero clamoroso di fronte alla dinamica dell’incidente.
Caso seguito da:
Dott. Riccardo Vizzi
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