Mercoledì 20 settembre 2023 la Camera dei Deputati, con 268 voti a favore e un solo no, ha approvato il progetto di legge che introduce nell’ordinamento il reato di omicidio nautico.
Il testo, firmato dai senatori Alberto Balboni e Guido Quintino Liris, che lo scorso febbraio aveva già ricevuto il via libera dal Senato, diventerà così legge della Repubblica subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
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Ok finale della Camera all’omicidio nautico, nel ricordo delle vittime dell’incidente sul Garda
In quasi tutti gli interventi in aula, sono stati ricordati Greta Nedrotti, di 25 anni, e Umberto Garzarella, di 36, che il 19 giugno 2021 furono travolti e uccisi, nella barca (in foto) in cui si trovavano e sostavano (erano fermi), da un motoscafo che viaggiava ad alta velocità sul lago di Garda, nel golfo di Salò, guidato da un conducente di nazionalità tedesca in stato di ebbrezza, poi condannato dal Tribunale di Brescia a quattro anni e sei mesi di carcere per omicidio e naufragio colposi: un fatto gravissimo che aveva scosso l’opinione pubblica sollecitando un intervento legislativo ad hoc anche per la circolazione dei natanti. Non a caso i familiari delle due vittime erano presenti in Tribuna ed è stata loro rivolta la vicinanza della Presidenza della Camera e un lungo e caloroso applauso da parte dei deputati.
Il reato viene equiparato a quello di omicidio stradale, pene (più severe) comprese
In buona sostanza, il provvedimento estende l’applicazione delle norme penali e, soprattutto, delle pene più severe previste per l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali gravi o gravissime anche a chi guida unità da diporto. Chi dunque sarà condannato per “omicidio colposo nautico” potrà essere punito con la reclusione da due a sette anni.
E saranno considerate anche le stesse aggravanti dell’omicidio stradale, come appunto la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, che faranno aumentare le pene con la reclusione da 8 a 12 anni, e sarà quindi possibile l’arresto in flagranza.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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