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Fatale alla bambina, che sarà sepolta a Mogliano, il contraccolpo della cintura di sicurezza che le ha schiacciato gli organi interni. Oggi l’incarico per la cinematica

Saranno celebrati lunedì 23 agosto 2021, alle ore 15.30, nella chiesa ortodossa (la religione professata dalla famiglia) di Sant’Agostino a Treviso, i funerali della piccola Andreea Maria Cretu, la bambina di origine moldava di soli otto anni (ne avrebbe compiuti 9 il 21 settembre) deceduta a causa del tragico incidente dell’11 agosto a Casale sul Sile, ennesima giovanissima vittima di un’estate terribile per i bambini sulle strade del Veneto. La piccola sarà sepolta nel cimitero di Mogliano, città dove i genitori si sono appena trasferiti, per poterla avere il più vicino possibile.  

Qual “maledetto” mattino la zia della bimba stava proprio accompagnando in auto sua sorella, la mamma della vittima, all’ufficio Anagrafe di Mogliano per ultimare le pratiche per la residenza: il papà si trovava già in Italia da qualche tempo dove aveva trovato lavoro, e da un paio di settimane lo avevano raggiunto dalla Moldavia anche la moglie e le due figliolette (oltre ad Andreea Maria, un’altra piccola di due anni), per stabilirsi definitivamente in Italia.

Durante il tragitto, però, a Lughignano di Casale sul Sile, lungo via Nuova Trevigiana, la Golf condotta dalla zia, e dov’erano trasportate anche la vittima, la mamma e la sorellina, si è scontrata frontalmente con la Fiat Tipo guidata da M. P., cinquant’anni, di Roncade: un impatto terribile che è costato la vita alla bambina, oltre al ferimento di tutte le altre occupanti i veicoli.

Per i suoi genitori, che sono assistiti da Studio3A, quantomeno, è arrivata la consolazione che la morte della loro bambina non sarebbe stata determinata dalla grossa valigia riposta nel baule dell’auto, com’era stato ipotizzato inizialmente, supposizione che aveva ingenerato in loro non pochi sensi di colpa andatisi ad aggiungere al già immenso dolore per la perdita della figlia. Nell’ambito del procedimento penale per omicidio stradale aperto da prassi dalla Procura di Treviso a carico di entrambe le conducenti, infatti, il Pubblico Ministero dott.ssa Valeria Peruzzo ha disposto l’autopsia sul corpicino della bambina, affidata al medico legale dott. Alberto Furlanetto, e l’esame, effettuato mercoledì 18 agosto, ha accertato che Andreea Maria è sì deceduta in seguito alle gravissime lesioni agli organi interni, ma che a causarle non sarebbe stato lo schiacciamento prodotto dal bagaglio bensì il contraccolpo della cintura di sicurezza, a cui la bambina era regolarmente allacciata (sul corpo i segni lasciati erano vistosi), dovuto alla forte decelerazione del veicolo e all’urto. Sarà comunque questo uno dei principali aspetti, unitamente alla ricostruzione del sinistro, su cui si concentreranno le attenzioni e il lavoro degli esperti di Studio3A-Valore S.p.A., la società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui i genitori di Andreea Maria si sono rivolti, attraverso il responsabile della sede di Treviso, Diego Tiso, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia.

Al riguardo, oggi, al palazzo di Giustizia di Treviso, è stato conferito anche l’altro, fondamentale accertamento tecnico non ripetibile disposto dal magistrato, una perizia cinematica per stabilire l’esatta dinamica, le cause e le “modalità di verificazione” del terribile frontale, le cui responsabilità sono ancora tutte da accertare: non a caso il Pm ha ritenuto di incaricare un esperto, l’Ing. Riccardo Bonaventura, che avrà 60 giorni di tempo per depositare le sue conclusioni. Le operazioni peritali inizieranno martedì 24 agosto alle 10 dalla disamina dei mezzi nell’autofficina di Casale sul Sile dove sono stati posti sotto sequestro.

Caso seguito da:

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Diego Tiso

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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