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Effettuata lunedì l’autopsia disposta dalla Procura, che oggi ha dato il nulla osta. Indagati per omicidio stradale due automobilisti, contestata anche la guida in stato di ebbrezza
Saranno celebrati mercoledì 18 gennaio 2023, alle 16.30, nel santuario della Ss Immacolata (la “Chiesa dei monaci”), a Barletta, i funerali di Alessia Dicuonzo, la giovane barlettana di appena 23 anni rimasta coinvolta nel terribile incidente stradale accaduto alle 23.40 del primo maggio 2022 lungo la Statale 170, all’altezza del km 23+700, in prossimità dello svincolo per Montaltino: la ragazza, che non si era mai ripresa, è spirata martedì 10 gennaio 2023 all’hospice Don Uva di Bisceglie (Bat), dopo un’agonia lunga più di otto mesi.
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 gennaio, il consulente tecnico nominato dal Pubblico Ministero della Procura di Trani, dott. Marcello Catalano, titolare del relativo procedimento penale, il medico legale dott. Davide Ferorelli, ha effettuato all’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari l’autopsia sulla salma della giovane disposta dal magistrato, e che ha confermato in buona sostanza lo stretto nesso di causa tra il terribile incidente e le gravissime lesioni riportate con il decesso: all’esame ha partecipato anche il medico legale dott. Aldo Di Fazio quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui si sono affidati i familiari della vittima per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso l’area manager Puglia e responsabile della sede di Bari Sabino De Benedictis, e con la collaborazione dell’avv. Aldo Fornari del Foro di Bari.
Stamani l’autorità giudiziaria ha quindi rilasciato il nulla osta alla sepoltura e la famiglia della vittima ha potuto fissare la data dell’ultimo saluto, che sarà partecipatissimo. Alessia era conosciutissima e ben voluta da tutti in città anche per la sua attività di ballerina professionista e insegnante specializzata nelle danze caraibiche, traguardo perseguito fin da ragazzina e raggiunto con tanta determinazione e spirito di sacrificio, qualità che univa alla sua umiltà, alla dolcezza e alla costante disponibilità verso gli altri, fino all’ultimo: la ragazza ha perso la vita proprio mentre prestava soccorso a una famiglia coinvolta in un incidente. Quella notte infatti la ventitreenne viaggiava come passeggera su un’Audi A4 condotta da un quarantunenne di Canosa (Ba) che procedeva in direzione Barletta e che, giunto nei pressi dello svincolo, si era fermato per prestare aiuto agli occupanti di una Volkswagen Fox condotta da G. L., 33 anni, di Barletta, il quale, pure lui diretto verso Barletta, poco prima aveva perso il controllo del veicolo urtando contro il guardrail a destra della carreggiata e rimbalzando in centro strada.
E’ stato allora che sulle due vetture è piombata, provenendo sempre da tergo a velocità sostenuta, una Citroen C3 condotta da A. P., anche lei ventitreenne, di Andria, che, non avvedendosi dei mezzi fermi davanti a sé, li ha travolti con estrema violenza. Un disastro. Sul posto, oltre agli agenti della Polizia Stradale di Barletta-Adria-Trani, sono accorse svariate ambulanze del 118 per trasportare nei vari ospedali della zona i feriti, in tutto ben 12 tra occupanti delle tre auto e un altro paio di automobilisti di passaggio che si erano a loro volta fermati per soccorrere la prima macchina incidentata. Condotta all’ospedale di Andria in condizioni disperate, con un gravissimo trauma cranio-encefalico ed emorragia cerebrale, Alessia è rimasta ivi ricoverata in Rianimazione dal 2 maggio al 27 luglio. I medici sono riusciti a stabilizzarla, sottoponendola subito ad un delicato intervento neuro-chirurgico di craniectomia decompressiva, ma la giovane non si è più risvegliata dal coma, rimanendo priva di conoscenza e assente agli stimoli esterni: stato vegetativo permanente, questa la terribile diagnosi. Il 27 luglio è stata trasferita nel presidio ospedaliero di riabilitazione Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica (Br) e di qui, poi, all’hospice dell’Opera Don Uva di Bisceglie dove però il suo cuore e il suo fisico, sfibrati, il 10 gennaio hanno ceduto, gettando nella disperazione la mamma Cristina, che ha dedicato tutta la sua vita alla sua unica figlia e che in questi mesi l’ha amorevolmente assistita h24 sperando in un miracolo, e tutti i suoi cari: il suo fidanzato, Michele Rizzi, il compagno della mamma, Michele Muggeo, gli zii, i cugini, i parenti e i tantissimi amici.
Il Pm dott. Catalano, aveva già aperto un procedimento penale per il reato di lesioni personali stradali gravissime, convalidando anche il sequestro dei mezzi e iscrivendo nel registro degli indagati ovviamente la conducente della Citroen C3, la giovane A. P., ma anche quello della Fox, G. L. Ora però, con la morte di Alessia (tutte le altre persone coinvolte sono sopravvissute), ai due indagati viene contestato anche il reato di omicidio stradale con la pesante aggravante della guida in stato di ebbrezza, avendo evidentemente dato esito positivo gli esami relativi al tasso alcolemico, oltre a quella di aver causato la morte e/o lesioni gravi a più persone. Nel caso, assai probabile, data l’estrema complessità, oltre che gravità dell’incidente, in cui il Sostituto Procuratore ritenga di affidare anche una consulenza cinematica per fare piena luce sulla sua dinamica, le cause e tutte le responsabilità, Studio3A ha già indicato nell’ing. Pietro Pallotti il consulente tecnico di parte per partecipare a tutte le operazioni peritali.
Caso seguito da:
Sabino De Benedictis
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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