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La vittima si chiamava Gian Pietro Fort. Indagato l’automobilista che ha urtato e fatto cadere l’anziano, in bici, e disposta l’autopsia dopo l’esposto della moglie
La Procura di Pordenone, per il tramite del Pubblico Ministero dott. Marco Faion, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio stradale per la morte di un ottantatreenne di Budoia, Gian Pietro Fort, ha iscritto, anche come atto dovuto, nel registro degli indagati il conducente della vettura coinvolto nel sinistro con l’anziano, in bicicletta, C. V. M., 57 anni, anche lui di Budoia, e ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima per accertare le esatte cause del decesso.
L’incidente, occorso anche questo a Budoia, in realtà è accaduto il 29 maggio 2024, alle 17.30, in via Julia in corrispondenza della rotatoria con via Agostino Stefani. Per cause al vaglio dei carabinieri della stazione di Fontanafredda, e che saranno oggetto dell’indagine della magistratura, l’indagato, che procedeva su via Julia alla guida di una Volkswagen Polo, ha impegnato la rotatoria con l’intento di imboccare la seconda uscita rispetto al proprio senso di marcia, proseguendo cioè sulla stessa via Julia, ma ha colpito con il parafango anteriore sinistro della sua macchina il ciclista, che si trovava all’interno della rotonda proveniente da via Stefani e la stava percorrendo per continuare sulla stessa strada. In seguito all’impatto Fort ha perso l’equilibrio rovinando sull’asfalto, con pesanti conseguenze e una prognosi altrettanto seria.
L’ottantatreenne è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone e di qui trasferito l’indomani, 30 maggio, presso il reparto di Chirurgia Vertebro-Midollare e Unità Spinale del nosocomio di Udine, avendo riportato, oltre a un trauma cranico, la frattura della vertebra T12 con lacerazione dei legamenti posteriori, nonché lesioni ad altre vertebre. E’ stato sottoposto a un intervento chirurgico di ripristino del corretto allineamento vertebrale e, una volta dimesso dall’ospedale, il 19 giugno, con la prescrizione di portare per almeno due mesi il busto e di assumere tutta una serie di farmaci, è stato ricoverato per un altro lungo periodo presso la Residenza sanitaria assistita di Sacile per essere seguito nella difficile riabilitazione, per poi essere infine rimandato a casa e proseguire il programma di recupero motorio a domicilio.
La sera di venerdì 16 agosto, tuttavia, l’anziano, operaio in pensione, ha accusato un malore improvviso, caratterizzato da agitazione e sproloquio: la moglie, preoccupata, ha allertato il 118, Fort è stato condotto in autolettiga nuovamente all’ospedale di Pordenone, dove purtroppo, alle 12.30 del successivo sabato 17 agosto, è spirato.
Considerato anche il fatto che la vittima, nonostante gli anni e qualche inevitabile problematica di salute legata all’età, prima dell’incidente era perfettamente lucido e autonomo, e sospettando dunque che il decesso potesse essere in qualche modo collegato ai pesanti postumi dell’incidente subìto, la moglie ha deciso di andare fino in fondo per fare piena luce sulla tragica fine del marito. Attraverso l’Area manager per il Friuli Venezia Giulia e responsabile della sede di Udine, Armando Zamparo, si è rivolta a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Elisabetta Zuliani, del foro di Udine, e ha presentato un esposto querela presso la stazione dei carabinieri di Polcenigo chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare le cause della morte del consorte per verificare l’eventuale nesso di causa con il grave sinistro stradale di cui quest’ultimo era rimasto vittima.
Richiesta puntualmente riscontrata dal Sostituto Procuratore di Pordenone dott. Faion che ha subito disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente, iscritto nel registro degli indagati l’automobilista che ha fatto cadere l’anziano e disposto l’autopsia: l’incarico sarà conferito nella giornata di domani, venerdì 23 agosto, alle 10, in Procura a Pordenone, al medico legale dott. Lucio Bomben. L’esito della perizia del consulente tecnico del Pm sarà ovviamente fondamentale per dare risposte ai familiari dell’anziano. Una volta ultimate le operazioni peritali l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura e la famiglia potrà finalmente fissare la data dei funerali.
Caso seguito da:
Armando Zamparo
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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