Un po’ meglio rispetto al 2022, ma rimane sempre un “bollettino di guerra” e gli obiettivi per la sicurezza stradale rimangono lontani. Il 16 novembre 2023 Aci e Istat hanno diffuso le stime preliminari sugli incidenti relative al primo semestre 2023 da cui emerge, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione molto limitata del numero di sinistri con lesioni a persone (79.124; -1,0%) e dei feriti (106.493; -0,9%), mentre il calo è leggermente più marcato, del -2,5%, per le vittime entro il trentesimo giorno che tuttavia rimangono tante e troppe, 1.384.
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Nei primi sei mesi del 2023, quasi 80mila incidenti, 106.493 feriti e 1.384 morti
In media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti. E peraltro, dai primi dati raccolti si stima un nuovo aumento delle vittime nella seconda parte dell’anno. Raffrontando, poi, i dati con i primi sei mesi del 2019, anno di benchmark, cioè di riferimento per il decennio 2021-2030 per la sicurezza stradale, si rileva ancora una contrazione di incidenti stradali (-5,4%), feriti (-9,0%) e deceduti (-9,8%).
Nonostante il lieve calo, gli obiettivi di sicurezza stradale da centrare entro il 2030 sono lontani
Tuttavia, per il decennio in corso gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedrebbero il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030, rispetto all’anno al 2019, e a fronte di questi numeri, che rimangono altissimi, il percorso per il raggiungimento di tali obiettivi si presenta irto di ostacoli. Per dimezzare le vittime entro il 2030, occorrerebbe che, a partire dal 2022 e per i successivi otto anni, si raggiungesse una diminuzione media annua di poco più dell’8%.
E se la diminuzione sul 2022 è più marcata in autostrada, sulle strade urbane non cambia nulla
Nel confronto con il primo semestre 2022, sono in calo soprattutto le vittime sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (-24,1%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato pari, rispettivamente, al 7% e 9%.
La variazione percentuale del numero di vittime presenta un andamento variabile durante il primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 2019. Le differenze rilevate mese per mese evidenziano un aumento, seppur contenuto, da febbraio a maggio rispetto agli stessi mesi del 2022 e una diminuzione consistente rispetto al mese di giugno (-17,7%); anche per gennaio si rileva una diminuzione (-1%). Rispetto agli stessi mesi del 2019, marzo e giugno presentano decrementi molto consistenti, aprile e maggio registrano invece un aumento.
Il volume di traffico è tornato ampiamente ai livelli pre-pandemia
Se non altro, queste cifre sono state desunte in un contesto di pieno ritorno alla “normalità” del traffico dopo il periodo di contrazioni legato alle misure di limitazione adottate per la pandemia da Covid-19, anzi. Per quanto riguarda le percorrenze autostradali il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023 registra una crescita del 5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri (rispetto al 2022 +7,1%), mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto registrare un lieve aumento (+0,6%). Si registrano valori in aumento, soprattutto nel primo trimestre 2023, anche per il traffico sulla rete extraurbana principale: mediamente, risulta aumentato di circa il 4% per i veicoli leggeri e dell’1% per quelli pesanti.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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