Anche nel 2022 la mortalità nei campi per incidenti con trattori agricoli ha fatto segnare numeri preoccupanti. E nei primi sei mesi del 2023 non è andata meglio. A rilevarlo l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che dedica uno dei suoi numerosi osservatori per l’appunto alle cosiddette “morti verdi”, ossia i sinistri con conseguenze tragiche che avvengono nei campi o nelle strade adiacenti e che vedono il coinvolgimento di mezzi agricoli.
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Ben 342 incidenti con trattori coinvolti nel 2022, con 159 morti e 234 feriti
Nel 2022 l’agenzia forlivese che si batte per la sicurezza stradale ha contato ben 342 incidenti sul genere di una certa gravità (con persone rimaste ferite o purtroppo decedute), in lieve calo del 4,2% rispetto al 2021, quando furono 357, ma sempre tanti e, soprattutto, con 159 morti (anche questo dato in calo del 4,2% rispetto alle 166 vittime dell’anno precedente, mentre erano state 162 del 2020, 146 nel 2019, e ugualmente 159 nel 2018) e 234 feriti, appena 12 in meno (-4,9%) rispetto ai 246 del 2021.
Di questi 342 incidenti, 108, il 31,6%, sono occorsi sulle strade (interpoderali, comunali e provinciali in particolare), mentre quelli avvenuti nei territori di elezione dei trattori, cioè i campi, i boschi e i frutteti sono stati 234 (68,4%), e, uno degli elementi che deve far riflettere, in 119 casi il conducente del mezzo agricolo era un anziano sopra i 65 anni, il 34,8%, più di un terzo: percentuale, questo, in allarmante aumento rispetto al 30,2% nel 2021.
Tra le vittime anche due bambini
La maggior parte dei 159 morti, ossia 144 vittime, sono stati i conducenti dei trattori, il 90,6% del totale, ma si sono registrati anche 15 terzi coinvolti a terra o conducenti od occupanti di altri veicoli (9,4%), mentre non si registra nessuna vittima trasportata sul trattore. Fra i 234 feriti, i conducenti di trattori sono stati 139 (59,4%), 9 i trasportati (3,8%) e 86 i terzi coinvolti (36,7%). Sono state 15 (4,4%) le donne coinvolte negli incidenti nei campi, nel 2021 erano state 19, e quattro gli stranieri, nel 2021 12. Purtroppo nei 342 incidenti censiti del 2022 si contano anche 2 bambini morti e 6 rimasti feriti, in aumento rispetto al 2021 quando si registrarono una sola piccola vittima e 4 feriti.
Le regioni più colpite dal fenomeno
Al primo posto come numero di eventi nel 2022 balzano l’Emilia-Romagna e il Veneto con 34 incidenti, seguono la Lombardia e il Piemonte con 32, la Puglia con 26, la Campania con 25, il Trentino Alto Adige con 23, le Marche e la Toscana con 20 e poi tutte le altre regioni.
Dal 2013 al 2022, dunque in dieci anni, l’Osservatorio Asaps sulle “Morti verdi” ha registrato 3.814 incidenti gravi che hanno causato 1.682 morti e 2.585 feriti. Cifre che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni per quanto sono drammatiche e che purtroppo non vedono sostanziali miglioramenti neanche nel 2023.
Nei primi sei mesi del 2023, già 182 incidenti con 82 deceduti
Nei primis sei mesi dell’anno in corso, infatti, l’agenzia ha già contato 182 incidenti, appena 8 in meno rispetto al primo semestre del quando furono 190 (-4,2%), con 82 morti (contro le 86 vittime dell’anno precedente, meno 4,6%) e 133 feriti, 12 in più rispetto ai 121 del primo semestre 2022 (+9,9%).
Di questi 182 sinistri, 58 sono accaduti sulle strade, il 31,9%, mentre quelli avvenuti dei campi, sono stati 124 (68,1%). E anche in questa rilevazione in più di un terzo degli eventi, in 64 casi (35,2%), il conducente del mezzo era un anziano sopra i 65 anni.
Fra gli 82 morti si contano 74 vittime fra i conducenti dei trattori (90,2%): sono stati invece 7 i terzi coinvolti a terra o conducenti o occupanti di altri veicoli (8,5%) e una vittima era trasportata sul trattore (1,2%). Fra i 133 feriti, i conducenti di trattori sono 75 (56,4%), 11 i trasportati (8,3%) e 47 i terzi coinvolti (35,3%). Sono state 6 le donne coinvolte, mentre nello stesso periodo del 2022 furono 4, e tre gli stranieri. Ed è andata ancora peggio rispetto al 2022 per i piccoli: tre infatti sono stati nei primi sei mesi del 2023 i bambini morti e 4 quelli rimasti feriti, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno prima quando furono, rispettivamente, 2 e 3.
Al primo posto come numero di eventi nel primo semestre del 2023 figura la Toscana con 18 eventi, seguono la Lombardia con 17, la Campania con 16, il Piemonte con 15, la Sicilia, la Calabria e il Veneto 11, l’Emilia-Romagna e il Lazio 10, l’Abruzzo e la Puglia 9, Trentino Alto Adige 8, la Sardegna e le Marche 7 e poi le altre regioni.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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