Nel 2022, 254 provvedimenti trattati, di cui 85 sanzioni pecuniarie irrogate per un ammontare complessivo di 6,7 milioni di euro, 119 non pecuniarie (14 relative a violazioni commesse prima del primo ottobre 2018) e 50 archiviazioni. Nella relazione sulla propria attività dello scorso anno presentata dall’Ivass il 19 giugno 2023 sono stati forniti anche i dati relativi a quella sanzionatoria nei confronti delle compagnie assicurative e degli intermediari.
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Dall’Ivass, nel 2022, 85 sanzioni pecuniarie per 6,7 milioni e 119 non pecuniarie
I provvedimenti sanzionatori hanno avuto come destinatari 28 compagnie, di cui 21 italiane, che rappresentano il 23,3% del totale delle società italiane, 19 esponenti aziendali e personale e 121 intermediari. Trentuno di essi sono stati oggetto di ricorso giurisdizionale (il 15,2% dei provvedimenti emessi), di cui sei provvedimenti non pecuniari emessi nei confronti di intermediari, sette nei confronti di un’impresa in materia di liquidazione sinistri Rc Auto e accesso agli atti e diciotto nei confronti di esponenti aziendali e personale.
Buona parte delle sanzioni pecuniarie a carico delle compagnie, 28 quelle sanzionate
Scendendo nel dettaglio, gran parte delle 85 sanzioni pecuniarie, 62, per 4,8 milioni, sono state a carico delle imprese (19 sono andate in capo a esponenti aziendali e personale e quattro a intermediari): 48 di esse, il 57,1 per cento, sono state relative alla Rc-Auto (ma il 37,3 per cento come importo), più in particolare violazioni sulla liquidazione dei sinistri, gli attestati di rischio, la banca dati sinistri e attestati. I restanti 36 provvedimenti sanzionatori pecuniari hanno avuto per oggetto soprattutto la liquidazione di polizze vita e materie gestionali.
I provvedimenti a carico degli intermediari, 121
Sono stati invece 106 i provvedimenti sanzionatori a carico degli intermediari (agenti, broker, intermediari finanziari e loro collaboratori), nel dettaglio 40 richiami, 33 censure, 26 radiazioni e 6 cancellazioni. A questi vanno aggiunti i 14 provvedimenti disciplinari relativi a procedimenti avviati per violazioni commesse sempre dagli intermediari in data anteriore al primo ottobre 2018 e così ripartiti: 3 richiami, 3 censure e 8 radiazioni. Le condotte che hanno dato luogo a provvedimenti di radiazione sono relative in prevalenza alla mancata rimessa alle imprese o agli intermediari di riferimento di somme riscosse a titolo di premi, accompagnata spesso dalle omesse registrazioni degli incassi, alla violazione degli obblighi di separatezza patrimoniale derivante da mancata costituzione o non corretta gestione del conto corrente separato, alla falsificazione di documentazione contrattuale, alla comunicazione ai contraenti di circostanze non rispondenti al vero, cioè il rilascio di false attestazioni in sede di offerta contrattuale. I provvedimenti di censura sono stati irrogati generalmente per il mancato rispetto delle regole di trasparenza, diligenza, correttezza e professionalità nei confronti degli assicurati e delle disposizioni sull’adeguatezza dei contratti offerti e degli obblighi di informativa pre-contrattuale.
Sanzioni pagate per oltre cinque milioni di euro
Nel corso del 2022, infine, sono state pagate sanzioni per un importo di 5,044 milioni di euro riferiti anche a provvedimenti ingiuntivi emessi dall’Istituto di vigilanza negli anni passati, anche se per la maggior parte (4,609 milioni) si tratta di pagamenti relativi alle sanzioni per l’annualità 2022.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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