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Una ricerca realizzata ad hoc da Federalberghi stima che saranno circa 11,5 milioni gli italiani che si sposteranno per le vacanze di Pasqua e la maggior parte lo farà utilizzando l’auto: per la precisione, tre vacanzieri su quattro useranno la propria macchina per raggiungere la meta di vacanza.

Undici milioni e mezzo di italiani in viaggio per Pasqua

Si annunciano dunque giornate da bollino rosso per il traffico e non è mai superfluo rinnovare a tutti gli utenti della strada l’appello alla prudenza e al rispetto delle regole, a maggior ragione per quanti trasportano minori e bambini: facciamolo almeno per loro.

Appello alla prudenza a maggior ragione per i bambini: nel 2022 ne sono morti 39 in incidenti

Perché gli incidenti, i più terribili di tutti, che costano la vita a queste vittime innocenti sono ancora tanti, troppi. L’Asaps nei giorni scorsi ha diffuso i dati dell’osservatorio che monitora per l’appunto i sinistri che vedono coinvolti bambini e ragazzini da zero a 13 anni e i numeri devono far riflettere. Nel 2022 in Italia le piccole vittime sono state 39 in 37 incidenti gravi: in uno ne sono deceduti ben tre, una tragedia immensa, e Studio3A lo sa bene perché sta assistendo i familiari delle vittime.

 

La strage degli innocenti di Reggio Emilia

Su tratta della strage di villa Gaida a Reggio Emilia dove la sera del 30 ottobre dello scorso anno un trentenne di origini albanesi, risultato poi positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti, con livelli di cocaina alle stelle, viaggiando a velocità folle su di una Fiat Stylo neppure assicurata né revisionata è uscito rovinosamente di strada, invadendo la corsia opposta, sfondando la muretta di recinzione esterna di un casolare disabitato, schiantandosi contro la casa, abbattendo anche il muro dell’abitazione, penetrando nei locali abitativi e distruggendo così due famiglie, la sua e quella della moglie.

Nel tremendo schianto, infatti, hanno perso la vita tutti e quattro gli incolpevoli passeggeri che si trovavano a bordo, sua moglie Shane Hyseni, 22 anni, il loro figlioletto Mattias, di appena un anno e quattro mesi, e il fratello e la sorella minori di Shane, Resat, 11 anni, e Rejana, 9 (nella foto).

Il crudo dato è peraltro in sensibile crescita rispetto al 2021

Il dato è ancora più allarmante se si pensa che nel 2021 i bambini morti sulle strade erano stati 10 in meno, 29, per un aumento percentuale del 34,5 per cento.

Tra le vittime, tre sono stati investiti da mezzi agricoli e quattro sono stati travolti da genitori o parenti nei cortili di casa, un dramma nel dramma.

Dei 39 bambini morti, poi, 12 erano di origine straniera, il 30,8 per cento, 30 erano maschi e 9 femmine. L’osservatorio, peraltro, ha censito anche cinque vittime mai nate a causa di un incidente: due in gestanti decedute nel sinistro più tre decessi intrauterini.

Metà delle piccole vittime erano trasportate in auto, le altre sono per lo più state investite

Preoccupante anche il numero di sinistri, ben 73, con bambini feriti o deceduti, successi nei pressi di una scuola o durante il percorso casa/scuola/casa, e in altri otto incidenti sono rimasti coinvolti direttamente degli scuolabus (il doppio di quelli accaduti nel 2021).

Delle 39 giovanissime vittime 18, ossia quasi la metà, il 46,1%, erano trasportate a bordo dei veicoli (nel 2021 erano stati 14), e questo aspetto ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei piccoli sui seggiolini, con le modalità di sicurezza previste dal Codice della Strada. L’Asaps non dispone dei dati relativi a quante fra queste 18 vittime trasportate su veicoli a quattro ruote fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare, nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto.

Quanto alle restanti 21 bambini deceduti, tre erano trasportati su motocicli, 15 erano a piedi per strada e tre sono stati travolti con la loro bicicletta. E in tre casi, ancora più esecrabili, il conducente del veicolo investitore o coinvolto si è anche dato alla fuga.

Fra le più giovani vittime della strada il numero più alto si conta nella fascia che va da 0 a 5 anni con 18 decessi: i ragazzini dagli 11 al 13 anni che hanno perso la vita sono stati 11, dieci infine i bambini da 6 a 10 anni sono state 10.

 

Le strade urbane sono quelle più a rischio per i bambini

Le strade più a rischio per i minori sono quelle urbane, che hanno visto 17 vittime nella fascia d’età 0-13 anni, e poi quelle Statali e Provinciali, con 16 decessi: tre sono avvenuti in autostrada e altri tre in fondi o strade agricole.

Infine, le regioni che anno fatto registrare il più alto numero di bambini morti sulle strade sono la Lombardia e l’Emilia Romagna con 5 vittime, tra cui quelle già ricordate di Reggio Emilia, il Piemonte, la Sicilia e il Veneto con 4, la Campania e il Lazio con 3, il Trentino Alto Adige, la Toscana, la Puglia, l’Abruzzo con 2 e infine la Valle d’Aosta, la Sardegna, e la Calabria con una vittima.

Numeri che non hanno bisogno di tanti commenti e che devono a maggior ragione invitare alla prudenza quando si viaggia, sempre ma ancora di più nelle situazioni potenzialmente più pericolose come sono gli esodi delle vacanze.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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Categoria:

Incidenti da Circolazione Stradale

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