Quasi il sei per cento in più. Anche l’Ivass certifica il continuo aumento della assicurazione Rc-Auto, e a livelli anche superiori di quanto emerso nell’analoga indagine dell’Ania, l’Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici.
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Il premio effettivo medio non comprende imposte e oneri vari
Il primo settembre l’Istituto di vigilanza del settore ha diffuso i dati relativi al secondo trimestre 2023 della sua periodica indagine Iper, che dal 2013 rileva i prezzi effettivi della garanzia Rc-Auto per le auto di uso privato e, in particolare, gli importi dei premi effettivamente pagati dagli assicurati rilevati da un campione di contratti di durata annuale, le principali componenti che concorrono alla determinazione del prezzo finale, ovvero la fiscalità, gli sconti sul prezzo di listino e le provvigioni corrisposte agli intermediari, e le principali clausole contrattuali, incluse quelle relative alla “scatola nera”: è bene precisare che il cosiddetto premio effettivo non tiene conto ed è quindi depurato delle imposte e del contributo al Servizio Sanitario Nazionale che l’assicurato paga nella polizza e che pesa per più di un quarto sul prezzo finale.
E nel secondo trimestre 2023 è risultato di 374 euro, con un aumento del 5,9% su giugno 2022
Ebbene, il prezzo effettivo delle polizze per i contratti stipulati nel secondo trimestre del 2023 è risultato in media pari a 374 euro, con una variazione su base annua del +5,9 per cento, solo di poco inferiore all’incremento annuo dell’indice generale dei prezzi, pari al 6,4 per cento: un risultato ancora più sconsolante di quello diffuso nei giorni scorsi da Ania secondo cui l’aumento del premio medio effettivo a giugno 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022 era del più 5,3 per cento, da 303 a 320 euro. Per organo di controllo sul settore, invece, il costo è di 54 euro in più: contando quindi tasse e oneri vari, gli assicurati pagano in media quasi cinquecento euro per assicurare i loro veicoli.
L’incremento riguarda tutte le province, con punte di quasi il dieci per cento a Roma
Dall’indagine Ivass emerge peraltro che tutte le province italiane registrano un incremento dei prezzi: gli aumenti variano tra il +1,5% e il +9,4% e quelli maggiori si registrano a Roma (+9,4%), Cagliari (+8,1%) e Milano (+8,0%). Il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta, le due province prese a riferimento per calcolare il divario tra Nord e Sud, risulta pari a ben 248 euro restando a livelli marcati, in diminuzione solo dello 0,8% su base annua.
La scatola nera
Il 21,2% delle polizze prevede una clausola legata alla presenza di scatola nera; il tasso di penetrazione risulta stabile su base annua. La diffusione della black box è eterogenea tra le province, con un tasso di penetrazione mediamente più elevato al Sud e punte del 63,5 per cento a Caserta o 51,6 per cento a Napoli.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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