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Rc-auto sempre più cara. L’Ivass, l’istituto di vigilanza, il 19 luglio 2023 ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2023 della periodica indagine Iper che rileva i prezzi effettivi della garanzia Rc-Auto per le autovetture di uso privato e, più in particolare: gli importi dei premi effettivamente pagati dagli assicurati rilevati da un campione di contratti di durata annuale; le principali componenti che concorrono alla determinazione del prezzo finale, ovvero la fiscalità, gli sconti sul prezzo di listino e le provvigioni corrisposte agli intermediari;  le principali clausole contrattuali, incluse quelle relative alla “scatola nera”.

Il prezzo effettivo medio per la Rc-auto è di 368 euro, in aumento del 4 per cento

E le notizie, al solito su questo fronte, le polizze in Italia sono già le più costose d’Europa, sono tutt’altro che buone: il prezzo (ma parliamo sempre di quello effettivo, depurato da tutti gli oneri fiscali e parafiscali, nella realtà si paga molto di più) della garanzia Rc-auto per i contratti stipulati nel primo trimestre del 2023 è risultato in media pari a 368 euro, in crescita del +4,0 per cento su base annua, per il secondo trimestre di fila, e conforta poco la precisazione dell’Istituto che l’incremento è inferiore al tasso di inflazione, del 7,6 per cento su base annua. Per i giovanissimi fino ai 24 anni, peraltro, assicurare la propria auto è quasi un’utopia, visto che per questa fascia d’età il premio medio sale addirittura a 713,20 euro, con un incremento su base annua del 7,7 per cento.

Incremento generalizzato in tutte le province, con picchi a Roma, Massa Carrara e Sassari

L’aumento dei prezzi peraltro ha interessato tutte le province italiane, anche se con intensità diversa: le variazioni più elevate si registrano a Roma (+8,0 per cento), Massa Carrara (+6,0 per cento) e Sassari (+5,9 per cento). In generale, dall’indagine emerge che l’assicurazione obbligatoria per la vettura costa un po’ meno nei piccoli centri (premio medio effettivo di 354,10 euro), seguono poi le città medie (385,20) e le più care sono le Città metropolitane (419,90). Resta marcato il divario tra le varie aree geografiche del Paese: il differenziale di prezzo pagato tra Napoli e Aosta, quello che in genere viene preso come riferimento, risulta pari a ben 252 euro.

La scatola nera

Infine, il 21,9 per cento delle polizze prevede una clausola legata alla presenza di scatola nera. La sua diffusione è eterogenea tra le province, con un tasso di penetrazione, stabile negli ultimi due anni, mediamente più elevato al Sud, evidentemente per contenere, con gli sconti previsti con la black box, il maggior costo delle polizze, con punte del 65,5 in provincia di Caserta e di 55,5 nel Napoletano.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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