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Stangata dell’Ivass alle compagnie di assicurazione nel mese di marzo 2024. Come emerge dal Bollettino di Vigilanza pubblicato dall’organo di controllo del settore assicurativo il 30 aprile 2024, come di consueto l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo a quello oggetto del rapporto, sono state comminate 13 pesanti sanzioni per violazioni varie ai danni degli assicurati e dei danneggiati, per un ammontare di ben un milione e 281.230 euro.

Sanzioni per quasi 1,3 milioni alle compagnie a marzo 2024, più di mezzo milione solo ad Allianz

La compagnia più colpita è stata Allianz (Spa e Direct), con ben quattro ordinanze sanzionatorie da 44.850, 30.000, 128.208 e 319.548 euro, per un totale di oltre mezzo milione, precisamente 522.606 euro, tutte per il mancato rispetto, per 113 posizioni di danno del ramo Rc-Auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa, in più periodi degli anni 2022 e 2023 (in foto, la sede di Milano).

Stangata anche nei confronti di Intesa San Paolo, di quasi 400mila euro

Il secondo posto della poco onorevole classifica è occupato da Intesa San Paolo (in foto una filiale), con due sanzioni da 48.600 e 337.708 euro, per complessivi 386.308 euro, per il mancato rispetto del termine contrattuale previsto per la liquidazione della prestazione assicurativa di polizze vita per un totale di 111 posizioni, anche qui in periodi del 2022 e 2023.

A completare il podio Admiral con una multa da 110.316 euro, anche in questo caso per il mancato rispetto, per 22 posizioni di danno del ramo Rc-Auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa, nel periodo dal primo marzo al 31 agosto 2022

Gli altri sei provvedimenti sono stati inflitti ad Adriatic Osiguranje D.D., Rappresentanza Generale per l’Italia, due sanzioni da 62mila e 30mila euro, per un totale di 92mila euro, alla slovacca Novis per 80mila euro, e a Generali, Quixa e Poste Vita, a ciascuna delle quali è toccata una multa da trentamila euro.

L’Ivass ha infine assunto a marzo 2024 quattro provvedimenti nei confronti di intermediari e broker, due radiazioni, una cancellazione e una censura.

Scritto da:

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Dott. Nicola De Rossi

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