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I funerali la prossima settimana: la badante lascia il marito, due figli e sei fratelli, che chiedono chiarezza. Risposte attese dalla consulenza tecnica, che sarà conferita martedì

A meno di disguidi burocratici, domani, sabato 2 luglio 2022, partirà mestamente per Brașov, in Transilvania, la sua città d’origine, la salma di Mihaela Nuta Stan, l’incolpevole badante di origine rumena di 48 anni travolta e uccisa da un furgone nella tarda serata di domenica 26 giugno mentre camminava lungo la Statale 387, nel territorio comunale di Monserrato (Ca). Un terribile incidente per fare piena luce sul quale la Procura di Cagliari ora ha disposto una perizia cinematica ad hoc, un provvedimento accolto con favore dai familiari della vittima e da Studio3A, a cui si sono rivolti anche e proprio per capire cosa sia davvero successo alla loro cara, come e perché.     

Mihaela Nuta Stan era arrivata in Sardegna da oltre dieci anni, nel 2011, e prestava lavoro per conto di diverse famiglie accudendo anziani e persone bisognose di assistenza. Domenica sera stava appunto rincasando dopo aver espletato il suo servizio e procedeva a piedi lungo la SS 387, rigorosamente sullo spazio della strada riservato ai pedoni e sul lato destro della carreggiata, peraltro l’unico praticabile e percorribile in quel tratto di Statale. 

All’altezza del km 7,23, però, attorno alle 23.15, la tragedia: per cause al vaglio dei carabinieri di Monserrato, intervenuti per i rilievi, e che saranno oggetto dell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari, S. R., 55 anni, di Dolianova, che procedeva nello stesso senso di marcia, verso Dolianova appunto, alla guida di un Fiat Ducato bianco, l’ha urtata con violenza colpendola al capo, da chiarire se con lo specchietto retrovisore, come ha sostenuto, o con il montante del furgone. Sta di fatto che il colpo e la successiva caduta a terra hanno sortito esiti letali: Mihaela ha riportato un gravissimo trauma cranico ed è deceduta quasi subito. Inutile l’intervento e i tentativi di rianimazione dei sanitari, sotto gli occhi disperati della sorella Elena, anche lei residente a Cagliari e immediatamente accorsa sul luogo dell’incidente dopo essere stata avvisata dai militari: il medico non ha potuto fare altro che accertarne il decesso. 

Il conducente del furgone, quanto meno, si è fermato a prestare soccorso, ma questo non gli ha ovviamente risparmiato l’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale da parte del Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, il dott. Giangiacomo Pilia, il quale non ha ritenuto necessario effettuare l’autopsia sulla salma, essendo chiaro che il decesso era legato esclusivamente ai postumi dell’investimento, e il 27 giugno ha dato il nulla osta per la sepoltura consentendo così di avviare le pratiche per l’espatrio ai suoi cari e a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui il marito, Vasile Stan, e la sorella Elena si sono affidati per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Cagliari dott. Michele Baldinu.

Il Sostituto Procuratore, invece, con avviso del 29 giugno, ha ritenuto di disporre accertamenti irripetibili per ricostruire con esattezza la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro: l’incarico sarà conferito martedì 5 luglio 2022 alle ore 10, negli uffici della Procura di Cagliari, al consulente tecnico ing. Francesco Marongiu. Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ing. Paolo Marcialis, come consulente tecnico di parte per i congiunti della quarantottenne messo a disposizione da Studio3A, che ha già acquisito tutta la  documentazione sin qui disponibile relativa al sinistro e che si farà carico anche del ritorno di Mihaela nella sua terra, dove la prossima settimana saranno celebrati i funerali e la donna sarà sepolta. 

In Romania, infatti, vivono il marito della vittima che, distrutto dalla terribile notizia, è immediatamente partito per Cagliari per seguire di persona tutto l’iter, e uno dei due figli – l’altro è emigrato in Francia -, nonché diversi altri tra fratelli e sorelle, in tutto sei. Mihaela mandava a casa alla sua famiglia con generosità molto di ciò che guadagnava con il suo duro lavoro e sperava di poterci tornare stabilmente, un giorno: un sogno purtroppo infranto in una maledetta notte d’estate lungo una strada del Cagliaritano.

Caso seguito da:

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Dott. Michele Baldinu

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Incidenti da Circolazione Stradale

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