I nomi delle compagnie più note, quelli di città o di Paesi, cognomi di persona, aggettivi quali facile, semplice o sicuro, abbinati ai termini “assicurazione”, mutuato in mille modi, o broker o, ancora, polizza. Ma non mancano ulteriori “varianti” sul tema, da “flotta” a “bevi”, da “compratore-auto” a “molo”, da “alea” a “pollice”. Non ha confini la fantasia dei “truffatori” e, per quanto in calo rispetto agli anni precedenti, le truffe assicurative on line permangono allarmanti.
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Nel 2022 segnalati 168 siti di intermediazione assicurativa falsi, 114 neutralizzati
Nel corso del 2022 l’Ivass, l’Istituto di vigilanza del settore, ha segnalato ben 168 siti internet di intermediazione assicurativa falsi, 60 dei quali nei soli mesi di ottobre novembre e dicembre. Oltre il 68% di questi siti, 114, è già stato neutralizzato.
Il fenomeno, noto anche come Ghost Broking, come detto è in flessione rispetto agli ultimi due anni (nel 2020 si era raggiunto un picco di 241 portali-truffa), ma resta sempre di dimensioni importanti. Dai dati emersi da una recente indagine, condotta nel 2022, nell’ultimo anno è emerso che l’1,4% degli italiani (ossia 600mila persone) avrebbe subito un raggiro in campo assicurativo per la sua auto o la sua moto. In media, sono stati sottratti 268 euro all’anno.
Si sta infatti parlando di truffe on line a tutti gli effetti realizzate mediante la promozione di coperture assicurative, essenzialmente polizze R.c. auto, tramite siti internet di falsi intermediari o compagnie di assicurazione.
Diffidare dai prezzi troppo convenienti
I truffatori fanno leva sull’apparente super convenienza dei prezzi delle false polizze proposte e adottano politiche promozionali aggressive, anche attraverso inserzioni pubblicitarie e social. Inoltre, i siti in cui vengono offerte queste polizze hanno un’impostazione grafica molto attraente e spesso utilizzano abusivamente caratteri grafici, loghi e marchi di primarie compagnie di assicurazione o di intermediari molto conosciuti sul mercato.
Per l’organo di controllo, un’importante fonte di informazioni per individuare i siti fake sono proprio le segnalazioni degli stessi consumatori che in molti casi, purtroppo, si rendono conto di aver stipulato una polizza falsa quando ormai è troppo tardi, ad esempio nel momento in cui subiscono un controllo da parte delle forze dell’ordine o in caso di sinistro.
E verificare che l’intermediario sia regolarmente iscritto al Rui, l’apposito Registro Unico
L’Ivass a tutela dei consumatori e nella sua azione di contrasto all’abusivismo ha pubblicato sul proprio sito istituzionale raccomandazioni, consigli e Faq per difendersi dalle truffe assicurative. Il primo consiglio è proprio quello di diffidare di offerte troppo vantaggiose e fuori mercato; inoltre, è sempre meglio verificare che il soggetto a cui viene intestato il pagamento sia una compagnia o un intermediario assicurativo regolarmente iscritto nel Rui, il Registro Unico degli Intermediari. Altra importante “avvertenze”: non effettuare mai pagamenti su carte prepagate.
In caso di dubbi è bene contattare il Contact Center Consumatori dell’Istituto, al numero 800-486661, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30.
Scritto da:
Dott. Nicola De Rossi
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