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Oggi, in tribunale a Taranto, l’imputato ha patteggiato la pena per aver causato il tragico incidente costato la vita, un anno fa, all’ottantenne di Palagianello
E’ stato condannato a un anno e mezzo di reclusione, con la sospensione condizionale, Zubair Saleem, il trentatreenne di origini pakistane ma residente a Mottola (Ta), che un anno fa, con una fatale invasione di corsia, ha causato la morte dell’incolpevole Giuseppe Faravelli, 80 anni, di Palagianello (Ta): l’imputato ha patteggiato la pena oggi, venerdì 17 dicembre 2021, in Tribunale a Taranto, avanti il Gup dott. Francesco Maccagnano. Nessuna condanna avrebbe mai potuto ripagare della perdita subita i familiari dell’anziano, assistiti da Studio3A, ma ora hanno quanto meno ricevuto un po’ di giustizia e potranno chiudere il capitolo giudiziario di una ferita che per il resto, purtroppo, non si rimarginerà mai.
Il tragico sinistro è accaduto il 10 novembre 2020, alle 8 del mattino, sulla Provinciale 26, che collega Mottola a Palagianello, nel territorio di quest’ultimo comune, in contrada Parco Casale Nord. L’ottantenne, che nonostante l’età godeva ancora di ottima salute, percorrenza la SP 26 alla guida della sua Fiat Punto e procedeva per la sua strada in direzione Mottola quando all’improvviso, a 200 metri dall’incrocio con la Provinciale 28, sulla sua vettura è piombata la Citroen C4 Picasso condotta dall’imputato che viaggiava in direzione Palagianello e che, affrontando una curva destrorsa, ha perso il controllo della macchina invadendo la corsia opposta proprio mentre stava sopraggiungendo l’incolpevole vittima.
L’impatto frontale è stato tremendo, la Punto è stata scaraventata fuori strada, si è ribaltata ed è finita capottata contro un muretto a secco che delimita la pineta circostante. Faravelli è rimasto esanime nell’abitacolo con la cintura di sicurezza regolarmente allacciata, ma anche questa sua condotta rispettosa delle regole del codice della strada non gli è bastata: è deceduto sul colpo a causa dei gravissimi politraumi riportati. Ai sanitari del 118 accorsi in ambulanza non è rimasto che constatarne la morte. Il conducente della Citroen, trasportato all’ospedale Santissima Annunziata, se l’è invece cavata con una prognosi di dieci giorni.
Il Pubblico Ministero della Procura di Taranto, dott. Maurizio Carbone, ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale indagando Zubair Saleem e acquisendo tutti gli atti, in primis il verbale dei carabinieri di Palaginaello che hanno effettuato i rilievi e acquisito anche la preziosa testimonianza di un automobilista di passaggio che seguiva con la sua vettura la Picasso e ha quindi assistito a tutta la scena, confermando l’invasione di corsia da parte di quest’ultimo veicolo.
La moglie, i tre figli e i nipoti di Faravelli, per fare piena luce sui fatti e sulle responsabilità e ottenere giustizia, attraverso il consulente legale e responsabile della sede di Taranto, Luigi Cisonna si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha anche subito messo a disposizione per analizzare la dinamica e le cause del sinistro un consulente tecnico di grande esperienza in campo forense qual è l’ing. Maurizio Scudella.
Al termine delle indagini preliminari, il Sostituto Procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio per Zubair Saleem contestandogli di aver invaso la corsia opposta “per colpa consistita in negligenza, imperizia, imprudenza e in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale (in particolare dell’art. 143 comma 12 del CdS), così collidendo violentemente con la Punto della vittima che sopraggiungeva nel senso contrario di marcia, provocandone con colpa la morte” per citare la richiesta. Riscontrando l’istanza, il Gup, ha fissato al 12 novembre l’udienza preliminare nella quale l’imputato ha chiesto di patteggiare, con successivo rinvio breve di un mese per per dargli modo di formalizzare la richiesta di patteggiamento e di sottoposta al Pm. Si è così arrivati all’odierna sentenza di condanna a un anno e sei mesi.
Caso seguito da:
Luigi Cisonna
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Categoria:
Incidenti da Circolazione StradaleCondividi
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